Lavoratori pensionati: l’INPS conferma il diritto alla malattia

L’INPS chiarisce il diritto all’indennità di malattia per i pensionati lavoratori, garantendo loro la dovuta tutela economica
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pensionati malattia
Foto © Pixabay

L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) ha chiarito, con la circolare n. 57 dell’11 marzo 2025, la possibilità per i pensionati che intraprendono un’attività lavorativa dipendente di accedere alla tutela economica in caso di malattia.

Questa disposizione si inserisce in un quadro normativo che disciplina l’incumulabilità tra pensione e redditi da lavoro, stabilendo limiti e condizioni per il riconoscimento delle prestazioni previdenziali.

Pensionati e nuovo rapporto di lavoro: il contesto normativo

Chi percepisce un trattamento pensionistico ha la facoltà di iniziare una nuova attività come lavoratore dipendente, sebbene debba attenersi alle regole che limitano la cumulabilità dei redditi. Una volta avviato il nuovo rapporto di lavoro, il pensionato acquisisce lo status di lavoratore dipendente e, come tale, è soggetto agli obblighi contributivi previsti dalla normativa vigente.

L’ordinamento italiano stabilisce che i datori di lavoro siano tenuti al versamento dei contributi per la copertura della malattia dei dipendenti, laddove la specifica categoria professionale e il settore di appartenenza lo prevedano. Questo principio vale anche per i pensionati che intraprendono una nuova carriera lavorativa subordinata, senza eccezioni in merito all’obbligo contributivo per la malattia.

Il riconoscimento dell’indennità di malattia ai pensionati lavoratori

L’INPS ha ribadito che i lavoratori dipendenti che percepiscono un trattamento pensionistico possono beneficiare della tutela previdenziale della malattia. Purché il settore e la qualifica professionale del lavoratore prevedano tale copertura. Ciò significa che, nonostante la percezione della pensione, il lavoratore può ottenere l’indennità di malattia se il nuovo impiego prevede questa forma di protezione sociale. Resterebbe fermo il dovere di rispettare le fasce di reperibilità previste per le visite fiscali.

Questa disposizione è di particolare rilevanza poiché garantisce un sostegno economico ai lavoratori che, a seguito di un’infermità, vedrebbero sospesi i compensi derivanti dall’attività lavorativa senza poter contare esclusivamente sulla pensione. La tutela della malattia consente, dunque, di compensare temporaneamente la perdita di reddito legata alla sospensione dell’attività lavorativa.

L’indennità di malattia e il regime di incumulabilità

Un aspetto cruciale disciplinato dalla circolare riguarda il rapporto tra l’indennità di malattia e i trattamenti pensionistici incumulabili con i redditi da lavoro. L’INPS ha chiarito che, nel caso in cui un pensionato percepisca una pensione soggetta a regole di incumulabilità con i redditi derivanti dall’attività lavorativa, l’indennità di malattia segue le stesse disposizioni restrittive.

Tale principio trova giustificazione nel fatto che l’indennità di malattia sostituisce la retribuzione del lavoratore durante il periodo di assenza per motivi di salute. Pertanto, qualora la normativa preveda che un determinato trattamento pensionistico non sia cumulabile con i redditi da lavoro, anche l’indennità di malattia, essendo equiparata a una retribuzione sostitutiva, sarà soggetta agli stessi vincoli.

La malattia per i pensionati lavoratori: le implicazioni per le parti

Le nuove disposizioni hanno un impatto sia sui datori di lavoro che sui pensionati che intendono proseguire un’attività lavorativa subordinata.

Per le aziende, questo significa l’obbligo di versare i contributi per la malattia anche per i lavoratori pensionati.

Ovviamente qualora il settore di appartenenza preveda questa tutela. La normativa non prevede eccezioni per coloro che sono già percettori di pensione. E rende chiaro che il datore di lavoro deve assolvere agli obblighi contributivi come per qualsiasi altro dipendente.

Per i pensionati che scelgono di tornare nel mondo del lavoro, la circolare INPS offre una maggiore certezza giuridica in materia di tutela economica in caso di malattia. Essi possono quindi contare sulla possibilità di ricevere l’indennità di malattia se il settore lavorativo lo consente. E senza che ciò interferisca con il trattamento pensionistico, salvo nei casi di incumulabilità previsti dalla normativa.

Riassumendo

  • L’INPS conferma: i pensionati lavoratori possono ottenere l’indennità di malattia se prevista dal settore.
  • Contributi obbligatori: i datori di lavoro devono versare i contributi per la malattia dei pensionati dipendenti.
  • Tutela economica: l’indennità di malattia protegge il reddito dei pensionati lavoratori in caso di infermità.
  • Regime di incumulabilità: se la pensione è incumulabile, anche l’indennità di malattia segue le stesse restrizioni.
  • Impatto sui datori: le aziende devono rispettare gli obblighi contributivi anche per i pensionati assunti.
  • Maggiore certezza: la circolare INPS garantisce più chiarezza sulle tutele previdenziali per i pensionati lavoratori.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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