Addio Sanremo, il festival trasloca, danno economico enorme

Ebbene sì, nel 2026 potrebbe esserci il festival di Sanremo senza Sanremo. Follia? Probabilmente sì, e ci sembra davvero strano perdere un brand del genere, visto che sarà necessario cambiare il nome alla kermesse canora qualora si realizzasse davvero in un’altra città. Ma tant’è, evidentemente le leggi di mercato impongono questo e la Rai esegue. Il Festival di Sanremo rappresenta da decenni un pilastro culturale e un motore economico fondamentale per la città omonima. L’evento non solo celebra la musica italiana, ma genera anche un impatto economico significativo sul territorio ligure. Tuttavia, recenti sviluppi hanno sollevato la possibilità di trasferire
1 giorno fa
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Ebbene sì, nel 2026 potrebbe esserci il festival di Sanremo senza Sanremo. Follia? Probabilmente sì, e ci sembra davvero strano perdere un brand del genere, visto che sarà necessario cambiare il nome alla kermesse canora qualora si realizzasse davvero in un’altra città. Ma tant’è, evidentemente le leggi di mercato impongono questo e la Rai esegue.

Il Festival di Sanremo rappresenta da decenni un pilastro culturale e un motore economico fondamentale per la città omonima. L’evento non solo celebra la musica italiana, ma genera anche un impatto economico significativo sul territorio ligure. Tuttavia, recenti sviluppi hanno sollevato la possibilità di trasferire la manifestazione in altre città, come Torino o Cinecittà.

Questo scenario apre interrogativi sulle conseguenze economiche per Sanremo e sui potenziali benefici per la nuova città ospitante.​

L’impatto economico del Festival su Sanremo

Secondo un’analisi condotta da EY, l’edizione 2025 del Festival ha generato un impatto economico complessivo di 245,1 milioni di euro, con un valore aggiunto di 97,9 milioni e la creazione di 1.459 posti di lavoro. Questi risultati rappresentano un incremento significativo rispetto all’edizione del 2024, che si attestava a circa 205 milioni di euro, confermando l’importanza dell’evento per l’economia regionale e nazionale. ​

La città di Sanremo beneficia direttamente di questo indotto economico. Durante la settimana del Festival, hotel, ristoranti e attività commerciali registrano il tutto esaurito, con un aumento vertiginoso del volume d’affari. Si stima che, tra gli ultimi giorni di gennaio e i primi di marzo, giunga in zona ogni anno una media di 41.000 persone tra ospiti, organizzatori, staff e turisti. ​

Ciao Sanremo, le possibili nuove location: Torino e Cinecittà

La recente decisione del Tar della Liguria, che ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto della manifestazione alla Rai, ha costretto il Comune di Sanremo a indire un bando per la gestione dell’evento.

In risposta, la Rai sta valutando alternative per garantire la continuità del Festival. Tra le opzioni emergono Torino e Cinecittà come possibili nuove sedi.

Torino ha già dimostrato la sua capacità organizzativa ospitando l’Eurovision Song Contest nel 2022, riscuotendo successo sia in termini di gestione che di impatto mediatico. Il sindaco Stefano Lo Russo ha espresso interesse per questa opportunità, mettendo a disposizione il prestigioso Teatro Regio come possibile sede.

Un’altra ipotesi è quella di trasferire il Festival a Cinecittà, luogo iconico per il cinema e la televisione italiana. Il Teatro 5, reso celebre da Federico Fellini e da produzioni di successo, garantirebbe un’eccellente infrastruttura per ospitare l’evento, con una capienza di oltre 1.500 posti e spazi tecnici di alto livello.

Le implicazioni economiche del trasferimento

Il trasferimento del Festival comporterebbe una perdita economica significativa per Sanremo. Oltre alla diminuzione degli introiti per le attività locali, la città potrebbe subire una riduzione della visibilità mediatica e del prestigio associato all’evento. D’altro canto, la nuova città ospitante potrebbe beneficiare dell’indotto economico legato al Festival, con ricadute positive su turismo, occupazione e promozione del territorio.

La perdita del Festival di Sanremo comporterebbe per la città un danno economico stimato in 245 milioni di euro l’anno. Questa cifra include l’indotto derivante dal turismo, dagli eventi collaterali e dagli investimenti pubblicitari. Hotel, ristoranti e negozi vedrebbero un drastico calo dei ricavi, con possibili ripercussioni sull’occupazione locale. Inoltre, la riduzione della visibilità internazionale potrebbe compromettere ulteriormente l’economia della città nel lungo periodo.

In conclusione, la possibile relocation del Festival di Sanremo rappresenta una questione di grande rilevanza economica e culturale. Mentre Sanremo rischia di perdere un evento che ha contribuito in modo sostanziale alla sua identità e alla sua economia, la nuova città ospitante potrebbe trarre vantaggi significativi dall’organizzazione della manifestazione. La decisione finale avrà dunque implicazioni profonde per tutte le parti coinvolte.

I punti chiave.

  • Sanremo rischia di perdere un indotto economico di oltre 245 milioni di euro l’anno, con impatti negativi su turismo, commercio e occupazione.
  • Torino e Cinecittà sono le principali alternative per ospitare il Festival, con vantaggi infrastrutturali e organizzativi.
  • Il trasferimento garantirebbe alla nuova città un’importante spinta economica e visibilità mediatica, mentre Sanremo perderebbe un evento simbolo della sua identità.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

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