Un altro giorno del giudizio attende la Francia. Questa sera, l’agenzia internazionale Fitch aggiornerà il rating sugli Oat, i titoli del debito pubblico transalpini. Nell’ottobre scorso, li aveva declassati ad “AA-” con outlook negativo. Quest’ultimo implica una possibile revisione al ribasso entro le prossime ore per quanto concerne proprio il giudizio. C’è il rischio, quindi, che esso scenda ad A+, facendo perdere a Parigi la doppia A.
Doppia A a rischio per Parigi
Esattamente due settimane fa, S&P aveva a sua volta declassato gli Oat, confermando loro il rating AA- e tagliando l’outlook a “negativo”. Anche in quel caso, quindi, la seria minaccia di privare la Francia della doppia A. Stabile l’outlook per Moody’s, invece, pur sempre a fronte del giudizio AA3, che corrisponde ad AA- per le altre due principali agenzie internazionali.
Intanto, i rendimenti decennali in Francia sono risaliti ai massimi dal 2010. Nella mattinata di oggi, superano il 3,55%. Registrano un rialzo dello 0,40% dalla fine di febbraio, poco prima che i rendimenti tedeschi esplodessero con la proposta di riarmo a debito del cancelliere “in pectore” Friedrich Merz.
Francia in crisi politica
Le tensioni nei rapporti tra Unione Europea e Stati Uniti hanno spostato l’attenzione dei media dalla crisi politica che a Parigi continua ad andare in scena, sebbene il governo Bayrou sia riuscito ad approvare il nuovo bilancio senza ricevere il voto dell’Assemblea Nazionale, come consentitogli dalla Costituzione. La Francia ha un problema di debito pubblico e di gestione fiscale che continua ad essere lassista. L’assenza di una maggioranza parlamentare a sostegno dell’esecutivo peggiora le prospettive per il bilancio statale.
L’urgenza del riarmo pesa negativamente sulle previsioni fiscali. Come farà la Francia a investire di più nella difesa, quando già oggi ha una spesa pubblica al 57% del Pil e un deficit stimato da Fitch per quest’anno al 5,4%? Lo spread BTp-Oat si è compresso nell’ultimo anno. Basti pensare che prima che il presidente Emmanuel Macron sciogliesse l’Assemblea Nazionale nel giugno scorso, esso si attestava a poco meno di 85 punti base, mentre oggi viaggia sotto i 40. E nelle scorse settimane era arrivato a sfiorare i 30.
Rating Oat, pesano tassi BCE
L’eventuale declassamento del rating sugli Oat avvicinerebbe la Francia alla situazione della Spagna, i cui giudizi delle tre principali agenzie sono A/A-/Baa1. Ma già da mesi i rendimenti spagnoli risultano inferiori a quelli francesi, segno che per il mercato il rischio sovrano a Parigi sia ormai considerato alla stregua, se non persino superiore di quello a Madrid. Decisivi saranno i futuri tagli dei tassi di interesse della Banca Centrale Europea, i quali creerebbero condizioni monetarie più rassicuranti per le emissioni di debito nell’Eurozona. Non è un caso che la posizione della Banca di Francia resti di proseguire l’allentamento per evitare una rovinosa crisi fiscale in patria.