Da 500 a 541 euro al mese, ecco come passare dal Supporto Formazione e Lavoro all’Assegno di Inclusione

Ecco perché c'è la possibilità di passare dal Supporto Formazione e Lavoro all'Assegno di Inclusione e quando questo è possibile.
1 giorno fa
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Da 500 a 541 euro al mese, ecco come passare dal Supporto Formazione e Lavoro all’Assegno di Inclusione
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Oggi, per contrastare la povertà, esistono due strumenti previsti dalle normative vigenti e gestiti dall’INPS: l’Assegno di Inclusione e il Supporto Formazione e Lavoro. Si tratta di misure molto diverse tra loro per importi, regole, beneficiari e modalità di erogazione e utilizzo dei sussidi. Tuttavia, come vedremo, chi beneficia del Supporto Formazione e Lavoro può chiedere il passaggio all’altra misura, passando così da 500 a 541 euro al mese. Ma in quali casi è possibile farlo? Ecco una guida utile ai beneficiari interessati, primo fra tutti il nostro lettore che ci ha posto il seguente quesito:

“Volevo chiedervi una cosa.

Sono titolare del Supporto Formazione e Lavoro. Sto prestando servizio presso il mio Comune di residenza come addetto alla pulizia del verde nel cimitero cittadino. Lavoro otto ore a settimana, come previsto per ottenere il sussidio, e lo percepisco da maggio 2024. Avendo compiuto 60 anni a febbraio, vorrei sapere se posso passare all’Assegno di Inclusione e, se sì, cosa devo fare?”

Da 500 a 541 euro al mese, ecco come passare dal Supporto Formazione e Lavoro all’Assegno di Inclusione

Il Supporto Formazione e Lavoro e l’Assegno di Inclusione hanno una sola caratteristica in comune: entrambe le misure hanno sostituito il Reddito di Cittadinanza, lo strumento che dal 2019 al 2023 ha sostenuto numerose famiglie in condizioni di povertà, ma cessato il 1° gennaio 2024. Al suo posto è stato introdotto l’Assegno di Inclusione, che però ha ridotto drasticamente il numero dei beneficiari rispetto alla misura precedente.

Infatti, questa misura è rivolta esclusivamente a soggetti con più di 60 anni, minori di 18 anni, invalidi con una percentuale minima del 67%, persone con carichi di cura per familiari disabili o figli minori, oppure persone prese in carico dai servizi sociali.

Rispetto al Reddito di Cittadinanza, dunque, ne sono stati esclusi coloro che hanno tra i 18 e i 59 anni e non presentano tali problematiche.

Supporto Formazione e Lavoro prima, poi Assegno di Inclusione: quando si può cambiare sussidio

Per tutti i soggetti in stato di povertà che non rientrano nei requisiti dell’Assegno di Inclusione, è stato introdotto il Supporto Formazione e Lavoro, misura fortemente orientata alle politiche attive del lavoro. Infatti, per ricevere questo beneficio, è obbligatorio partecipare a corsi di formazione o svolgere attività di pubblica utilità.

Tra le due misure ci sono differenze significative. Oltre alla platea dei beneficiari, cambiano anche gli importi. Per il Supporto Formazione e Lavoro, l’importo mensile è di 500 euro, mentre l’Assegno di Inclusione parte da 541 euro mensili. Ulteriori differenze riguardano la modalità di utilizzo dei fondi.

Infatti, chi riceve l’Assegno di Inclusione non può prelevare liberamente i soldi contanti, ma può spenderli tramite una speciale card solo per beni di prima necessità e bollette. Al contrario, il Supporto Formazione e Lavoro è erogato tramite bonifico bancario o bonifico domiciliato, senza vincoli sulla spesa.

Nette differenze da ogni punto di vista tra le due misure di contrasto alla povertà

L’Assegno di Inclusione si ottiene senza grandi adempimenti, salvo periodiche visite ai servizi sociali comunali.

Invece, il Supporto Formazione e Lavoro richiede obbligatoriamente lo svolgimento delle attività formative o di pubblica utilità. Considerando sia l’importo sia gli adempimenti richiesti, l’Assegno di Inclusione appare generalmente più vantaggioso rispetto al Supporto Formazione e Lavoro.

Inoltre, quest’ultimo dura soltanto 12 mesi, oppure fino alla conclusione delle attività previste. L’Assegno di Inclusione, invece, dura 18 mesi ed è rinnovabile per ulteriori 12 mesi dopo un mese di sospensione.

Come passare da una misura all’altra

Chi, come il nostro lettore, passa da una platea di beneficiari all’altra, può giustamente preferire il sussidio economicamente più favorevole. Ad esempio, chi compie 60 anni può chiedere il passaggio dal Supporto Formazione e Lavoro all’Assegno di Inclusione. Per farlo, è necessario presentare apposita domanda all’INPS. Presentandola entro la fine di marzo, è probabile che l’ultima mensilità percepita con il Supporto Formazione e Lavoro sarà quella del mese corrente, e a partire dal 15 aprile potrà cominciare a percepire l’Assegno di Inclusione.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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