L’INPS, con la circolare n. 58 del 14 marzo 2025, ha comunicato gli importi aggiornati per il versamento dei contributi volontari da parte dei lavoratori dipendenti non agricoli, degli autonomi e degli iscritti alla Gestione separata.
L’aggiornamento è stato determinato in base alla variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per l’anno 2024, che ha registrato un aumento dello 0,8%.
Contributi volontari 2025: lavoratori dipendenti non agricoli
Per coloro che hanno ottenuto l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria della contribuzione, sono stati ridefiniti i seguenti parametri:
- la retribuzione minima settimanale per il calcolo dei contributi è ora pari a 241,36 euro;
- la prima fascia di retribuzione annuale oltre la quale si applica un’aliquota addizionale dell’1% è stata fissata a 55.448 euro;
- il massimale contributivo per chi ha iniziato a versare dopo il 1996 o ha scelto il sistema contributivo è pari a 120.607 euro.
Le aliquote per il versamento restano invariate:
- 33% per chi ha ottenuto l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria dopo il 31 dicembre 1995.
- 27,87% per chi ha ricevuto l’autorizzazione entro il 31 dicembre 1995.
Aliquote per le gestioni speciali
Per gli iscritti alle gestioni speciali, che includono il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD), il Fondo Volo e il Fondo Ferrovie dello Stato, si confermano le seguenti aliquote per i contributi volontari 025:
- 33% per chi rientra nel FPLD e nel Fondo Ferrovie dello Stato;
- per il Fondo Volo, le aliquote variano fino al 40,82%, in base all’anzianità contributiva e all’adesione a fondi di previdenza complementare;
- 32,65% per chi è iscritto al Fondo speciale ex IPOST;
- per i giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti iscritti al FPLD, l’aliquota rimane fissata al 33%.
Contributi volontari per artigiani e commercianti
Anche per artigiani e commercianti autorizzati alla prosecuzione volontaria, il calcolo dei contributi si basa su otto classi di reddito.
Le aliquote applicate restano in linea con quelle del regime obbligatorio:
- 24% per gli artigiani.
- 24,48% per i commercianti.
Le tabelle aggiornate definiscono le fasce di reddito medio imponibile e gli importi mensili da versare.
Gestione separata
Per i soggetti iscritti alla Gestione separata INPS che intendono proseguire volontariamente il versamento dei contributi, si applicano le seguenti aliquote:
- 25% per i professionisti senza altra copertura previdenziale obbligatoria.
- 33% per collaboratori e categorie assimilate.
Il minimale di reddito per il 2025 è stato fissato a 18.555 euro. Di conseguenza, il versamento minimo annuo dovuto ammonta a:
- 4.638,84 euro (pari a 386,57 euro mensili) per i professionisti.
- 6.123,24 euro (pari a 510,27 euro mensili) per gli altri iscritti.
Implicazioni e importanza dei contributi volontari
Il versamento dei contributi volontari, da non confondere con il riscatto della laurea, rappresenta una scelta strategica per i lavoratori che desiderano colmare eventuali lacune contributive e garantirsi una pensione più solida.
Questa possibilità è particolarmente utile per chi ha interruzioni nella carriera lavorativa, come disoccupati, lavoratori con contratti discontinui o chi ha deciso di interrompere temporaneamente l’attività lavorativa.
L’adeguamento dei contributi volontari per il 2025 rispecchia la necessità di aggiornare gli importi in base all’inflazione e ai parametri economici. Resta fondamentale per i lavoratori valutare attentamente la convenienza di proseguire volontariamente il versamento, anche in considerazione delle future prospettive pensionistiche e delle proprie esigenze personali.
Riassumendo
- Aggiornamento INPS 2025: i contributi volontari aumentano dello 0,8% secondo l’indice ISTAT.
- Lavoratori dipendenti: minimo settimanale 241,36 euro, massimale contributivo 120.607 euro, aliquote 33% o 27,87%.
- Gestioni speciali: FPLD e Ferrovie 33%, Fondo Volo fino a 40,82%, ex IPOST 32,65%.
- Artigiani e commercianti: otto fasce di reddito, aliquote 24% e 24,48%.
- Gestione separata: professionisti 25%, collaboratori 33%, contributo minimo annuo fino a 6.123,24 euro.
- Importanza strategica: colmare lacune contributive per garantire una pensione più solida.