Altro che laurea, il salario dipende ancora dal genere

Le lauree STEM sono le più richieste e i salari sono ottimi, ma ci sono ancora troppe differenze tra uomini e donne.
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Il settore delle discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) continua a essere tra i più richiesti nel mercato del lavoro, garantendo opportunità di carriera e stipendi spesso superiori alla media. Tuttavia, il gender gap sul salario resta un problema significativo, con differenze salariali tra uomini e donne che persistono nonostante i progressi nel settore.

Il mercato del lavoro per i laureati STEM

Le aziende sono costantemente alla ricerca di professionisti con competenze scientifiche e tecnologiche, spingendo i laureati STEM a beneficiare di ottime prospettive occupazionali. Settori come l’informatica, l’intelligenza artificiale e l’ingegneria sono in espansione, con una richiesta sempre maggiore di esperti in grado di gestire l’innovazione digitale e lo sviluppo tecnologico.

I neolaureati STEM trovano spesso impiego rapidamente, con stipendi iniziali più alti rispetto ad altre aree di studio. Questo vantaggio salariale è dovuto alla specializzazione richiesta da queste discipline e alla loro centralità nelle strategie aziendali moderne. Tuttavia, non tutti i laureati ricevono lo stesso trattamento economico, e il gender gap rimane una questione aperta.

Secondo alcune analisi, la domanda di competenze STEM continuerà a crescere nei prossimi anni, trainata dalla transizione digitale e dall’adozione dell’automazione in diversi settori industriali. Questo rende i laureati in queste discipline tra i più avvantaggiati sul mercato del lavoro, con opportunità anche all’estero, dove il valore di queste professionalità è ampiamente riconosciuto.

Il divario di salario tra uomini e donne

Nonostante le opportunità offerte dalle discipline STEM, le donne continuano a guadagnare meno rispetto ai colleghi uomini, anche a parità di ruolo e competenze. Il gender gap salariale si manifesta già nei primi anni di carriera e tende ad aumentare con l’avanzare della professione.

Tra le cause principali di questa disparità vi sono fattori culturali e strutturali, come la minore presenza femminile nei ruoli di leadership e le difficoltà nel conciliare carriera e vita privata. Inoltre, in alcuni settori tecnologici, la percentuale di donne impiegate è ancora bassa, rendendo più difficile il superamento degli stereotipi di genere.

Secondo recenti studi, le laureate STEM iniziano la carriera con stipendi inferiori rispetto ai loro colleghi maschi, e questo divario si amplia nel tempo, soprattutto nelle posizioni di maggiore responsabilità. Anche il fenomeno del “soffitto di cristallo” continua a essere un ostacolo per molte professioniste, che faticano ad accedere a ruoli dirigenziali nonostante le competenze acquisite.

Le aziende stanno iniziando a introdurre politiche di equità salariale e di inclusione, ma i progressi sono lenti. Per ridurre il divario del salario e non solo, è necessario incentivare una maggiore partecipazione femminile alle discipline STEM fin dall’istruzione secondaria e promuovere percorsi di carriera più equi e accessibili. Anche la trasparenza salariale potrebbe essere una soluzione efficace per contrastare questa disuguaglianza.

Strategie per colmare il gap e migliorare le prospettive

Per garantire pari opportunità nel settore STEM, è fondamentale agire su più livelli. Le università e gli enti di formazione possono giocare un ruolo chiave nel favorire l’accesso delle donne a queste discipline, aumentando borse di studio e programmi di orientamento dedicati.

Iniziative mirate possono incentivare le giovani a scegliere carriere tecnico-scientifiche, abbattendo i pregiudizi che ancora scoraggiano molte studentesse.

Anche le aziende devono fare la loro parte, implementando strategie di trasparenza salariale e programmi di mentoring per supportare la crescita professionale delle donne nel settore tecnologico. Un ambiente di lavoro più inclusivo e politiche di flessibilità lavorativa possono contribuire a ridurre le barriere che spesso penalizzano le lavoratrici.

I governi possono intervenire con normative specifiche per garantire parità di trattamento e incentivare le imprese a ridurre il divario di salario. Bonus fiscali per le aziende che promuovono l’occupazione femminile nelle STEM e controlli più rigorosi sulle politiche salariali potrebbero essere soluzioni efficaci per accelerare il cambiamento.

Se il mercato del lavoro STEM offre grandi possibilità di crescita professionale e stipendi elevati, il gender gap resta una sfida da affrontare. La combinazione di iniziative educative, aziendali e politiche può favorire un cambiamento positivo, creando un futuro più equo per tutti i professionisti del settore. Aumentare la presenza femminile nelle carriere STEM non è solo una questione di giustizia sociale, ma anche un vantaggio per l’intero sistema economico, che beneficerebbe di un maggiore equilibrio e di una forza lavoro più diversificata e competente.

In sintesi.

  • I laureati STEM godono di ottime opportunità lavorative e stipendi superiori alla media, grazie alla crescente domanda di competenze scientifiche e tecnologiche.
  • Il gender gap salariale persiste, con le donne che guadagnano meno rispetto agli uomini, soprattutto nei ruoli di maggiore responsabilità, a causa di barriere culturali e strutturali.
  • Per ridurre il divario retributivo, servono iniziative educative, trasparenza salariale nelle aziende e politiche governative che incentivino l’equità di genere nel settore STEM.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

1 Comment

  1. “Elefante nella stanza” una verità che, per quanto ovvia e appariscente, viene ignorata o minimizzata, una situazione di cui gli interlocutori sono a conoscenza ma sono in qualche modo reticenti a discuterne.

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