Pensioni da restituire all’INPS, tocca agli eredi rimborsare l’Istituto?

Ecco come a volte una pensione da restituire all'INPS può non ricadere come debito sugli eredi di un pensionato deceduto.
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Pensioni da restituire all’INPS, tocca agli eredi rimborsare l’Istituto?
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I casi di pensioni percepite e successivamente da restituire all’INPS sono molteplici. Spesso abbiamo affrontato il tema relativo all’INPS che richiede ai pensionati somme percepite indebitamente.

Talvolta si tratta di intere mensilità di pensione, altre volte invece di importi parziali. Ma cosa accade se il pensionato muore? Gli eredi sono tenuti a restituire all’INPS quanto dovuto? Ecco il quesito di un nostro lettore:

«Buonasera, mia madre, titolare di Assegno Sociale, è deceduta a dicembre 2024. A fine gennaio abbiamo ricevuto una lettera dell’INPS, indirizzata a lei, con la richiesta di restituzione di 3.000 euro di pensione. Il motivo è un ricalcolo dei redditi di mia madre da cui è risultato questo debito.

Io e mio fratello, unici eredi, siamo tenuti a restituire tale somma? Non abbiamo ancora effettuato la successione, che certamente faremo presto, dato che dobbiamo sbloccare un conto corrente e subentrare nella proprietà della casa di nostra madre. Non ci è chiaro se siamo obbligati a pagare questo debito.»

Pensioni da restituire all’INPS, tocca agli eredi rimborsare l’Istituto?

È frequente che un pensionato accumuli un debito nei confronti dell’INPS. Ciò può avvenire perché il pensionato non ha comunicato informazioni necessarie per determinare correttamente l’importo spettante, soprattutto per prestazioni assistenziali come l’Assegno Sociale, le indennità di invalidità, o per pensioni minime integrate.

Le comunicazioni obbligatorie, come il modello RED, quelle relative all’assenza di ricoveri presso strutture pubbliche o relative alla residenza in Italia, sono essenziali. La mancata comunicazione di variazioni reddituali o situazioni influenti sulla pensione comporta spesso debiti verso l’INPS. A volte, però, il debito nasce proprio a seguito delle comunicazioni, con l’INPS che, effettuando un ricalcolo, richiede la restituzione di somme erogate in eccesso.

Quando un pensionato muore, il diritto alla pensione si estingue, salvo che non vi siano familiari beneficiari della pensione ai superstiti. Il coniuge può avere diritto alla reversibilità, mentre per figli e altri familiari devono essere soddisfatte precise condizioni.

Dichiarazioni di successione, crediti e debiti: anche gli eredi del pensionato devono pagare?

Alla morte di un pensionato, gli eredi devono presentare la dichiarazione di successione, obbligatoria soprattutto per acquisire proprietà immobiliari o sbloccare conti correnti bancari o postali. Generalmente, gli eredi subentrano sia nelle attività sia nelle passività dell’asse ereditario. Ma questa regola vale anche per le pensioni da restituire all’INPS?

In linea generale, anche un debito verso l’INPS passa agli eredi che accettano l’eredità, in quanto un debito resta tale indipendentemente dal creditore. Tuttavia, è importante sottolineare una recente pronuncia della Corte dei Conti che chiarisce che gli eredi non sono automaticamente obbligati a restituire somme indebitamente percepite dal defunto pensionato.

Non sempre le pensioni da restituire all’INPS possono finire a carico degli eredi

La sentenza in questione riguarda un’indebita percezione di 9.000 euro relativa a un’indennità speciale erogata erroneamente tra il 2012 e il 2014. Dopo la morte del pensionato, l’INPS aveva chiesto la restituzione della somma agli eredi, nonostante il pensionato avesse già iniziato a restituire il debito tramite trattenute mensili sulla pensione.

Gli eredi hanno fatto ricorso e la Corte dei Conti ha stabilito che solo in presenza di un evento doloso, ossia di azioni volontarie del pensionato volte a frodare l’INPS, il debito ricade sugli eredi. Al contrario, quando il pensionato ha mostrato la propria buona fede iniziando a restituire spontaneamente il debito, gli eredi non sono tenuti a subentrare nella restituzione della somma restante.

In conclusione, è determinante la buona fede del pensionato defunto per valutare l’obbligo di restituzione da parte degli eredi.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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