Riduzione IMU senza richiesta al comune? La Cassazione dice si per gli immobili inagibili

La Cassazione chiarisce: la riduzione IMU del 50% per immobili inagibili spetta anche senza richiesta, se il Comune ne è già a conoscenza
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imu casa inagibile
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La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 7048 del 17 marzo 2025, ha stabilito un importante principio in materia di IMU per gli immobili inagibili. Secondo i giudici di legittimità, la riduzione del 50% dell’imposta municipale propria deve essere applicata anche in assenza di una specifica richiesta del contribuente, qualora lo stato di inagibilità dell’immobile sia già noto al Comune.

Questa decisione rafforza il principio di collaborazione e buona fede tra l’ente impositore e il contribuente, esonerando quest’ultimo dall’onere di fornire prove di fatti già documentati dall’amministrazione comunale.

Sconto IMU immobile inagibile : il caso e la sentenza

La controversia esaminata dalla Cassazione nasce dal ricorso di un contribuente che aveva chiesto la riduzione dell’IMU per un immobile inagibile, senza averne fatto formale dichiarazione al Comune.

L’ente locale aveva negato il beneficio, ritenendo necessaria la richiesta esplicita da parte del contribuente. Tuttavia, la società aveva presentato pratiche edilizie per lavori di ristrutturazione che attestavano l’inagibilità dell’immobile nel periodo di riferimento.

La Suprema Corte ha accolto il ricorso, ribadendo che il principio di collaborazione tra contribuente e amministrazione deve prevalere su formalismi inutili. Infatti, se l’inagibilità è già nota al Comune attraverso documenti ufficiali, la riduzione dell’IMU deve essere concessa d’ufficio, senza necessità di una richiesta esplicita.

Il principio di buona fede e la normativa di riferimento

Il principio cardine su cui si basa la decisione della Cassazione è la collaborazione tra le parti, sancita dallo Statuto del Contribuente. In base a tale principio, i rapporti tra il cittadino e l’amministrazione fiscale devono essere improntati alla trasparenza e alla correttezza reciproca.

Di conseguenza, un Comune non può esigere da un contribuente la prova di un fatto che già conosce per via documentale.

La Cassazione ha inoltre richiamato precedenti giurisprudenziali, tra cui la sentenza n. 8582 del 2021, ribadendo che la riduzione dell’IMU per gli immobili inagibili è un diritto del contribuente, anche in assenza di una dichiarazione formale, se l’ente impositore è già in possesso di documenti che comprovano lo stato dell’immobile.

La prevalenza della normativa primaria sui regolamenti comunali

Un altro aspetto rilevante della sentenza riguarda il rapporto tra la normativa primaria e i regolamenti comunali. I Comuni impongono ai contribuenti l’obbligo di presentare una dichiarazione per ottenere la riduzione IMU, ma la Cassazione ha chiarito che tali regolamenti non possono derogare alla normativa nazionale. La fonte primaria prevale su quella secondaria, e quindi i contribuenti non possono essere penalizzati per il mancato adempimento di un obbligo formale, se l’informazione sull’inagibilità è già in possesso dell’amministrazione.

Questo principio era già stato affermato nella sentenza n. 21771 del 2014, dove la Suprema Corte aveva ribadito che la riduzione dell’IMU per gli immobili inagibili non può essere subordinata a formalità inutili quando il Comune è già a conoscenza dello stato dell’immobile.

Sconto IMU immobile inagibile dopo la sentenza

Questa pronuncia ha importanti conseguenze sia per i contribuenti che per le amministrazioni locali.

Per i proprietari di immobili inagibili, si tratta di una tutela rilevante, che evita l’onere di dimostrare uno stato già accertato dal Comune. Per gli enti locali, invece, implica la necessità di adeguarsi alla giurisprudenza della Cassazione e di applicare la riduzione IMU senza attendere una richiesta formale da parte del contribuente.

Dal punto di vista pratico, i Comuni dovranno prestare maggiore attenzione alla documentazione edilizia in loro possesso, per evitare di negare illegittimamente la riduzione dell’imposta. D’altro canto, i contribuenti potranno invocare questa sentenza in caso di contestazioni, facendo valere il principio di buona fede e la preminenza della normativa nazionale sui regolamenti comunali.

Riassumendo

  • Riduzione IMU : La Cassazione conferma il taglio del 50% per immobili inagibili anche senza richiesta formale.
  • Principio di collaborazione : Il Comune deve concedere la riduzione se già conosce l’inagibilità documentata.
  • Precedenti giurisprudenziali : La sentenza richiama casi passati che confermano il diritto alla riduzione.
  • Prevalenza normativa : I regolamenti comunali non possono derogare alla normativa nazionale sulla riduzione.
  • Implicazioni : I Comuni devono adeguarsi ei contribuenti possono contestare richieste ingiustificate di dichiarazioni.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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