Bonus nido 2025: importi, scadenze e documenti da presentare (Circolare INPS)

Il bonus nido 2025 è attivo: l'INPS definisce, in unico documento, regole, requisiti e modalità per ottenere il contributo economico.
1 giorno fa
4 minuti di lettura
bonus asilo nido
Foto © Licenza Creative Commons

Si sblocca il bonus nido 2025. L’INPS, con la Circolare n. 60 del 20 marzo 2025 detta tempi e modalità di domanda. A seguito delle modifiche previste dalla manovra di bilancio, l’importo del contributo, ricordiamo, è diverso a seconda che si tratti di bambini (da 0 a 3 anni) nati prima del 1° gennaio 2024 o successivamente a tale data.

Il bonus nido, ricordiamo, rappresenta un importante strumento di sostegno per le famiglie italiane, con l’obiettivo di alleggerire il peso delle spese educative nei primi anni di vita dei bambini. Grazie a una piattaforma digitale accessibile e una procedura semplificata, è possibile ottenere il contributo in maniera agevole, a condizione di rispettare tutte le indicazioni normative e tempistiche previste. Un’opportunità concreta per promuovere l’accesso ai servizi per l’infanzia e favorire l’equilibrio tra vita familiare e lavorativa.

I genitori interessati, dunque, sono chiamati a seguire espressamente le indicazioni indicate dall’Istituto per ricevere il contributi in esame, che non è alla sua prima edizione.

Importi del bonus asilo nido 2025

Per bambini nati in data antecedente al 1° gennaio 2024 il bonus nido con domanda fatta nel 2025 è pari a:

  • 3.000 euro (dieci rate da 272,73 euro e una da 272,70 euro), nell’ipotesi di ISEE minorenni in corso di validità fino a 25.000,99 euro;
  • 2.500 euro (dieci rate da 227,27 euro e una da 227,30 euro) con ISEE minorenni in corso di validità da 25.001 a 40.000 euro;
  • 1.500 euro (dieci rate da 136,37 euro e una da 136,30 euro) nei casi di ISEE minorenni non presente, difforme, discordante, non calcolabile o superiore alla soglia di 40.000 euro.

Per bambini nati dal 1° gennaio 2024 il bonus nido con domanda 2025 è pari a:

  • 3.600 euro (dieci rate da 327,27 euro e una da 327,30 euro), nell’ipotesi di ISEE minorenni in corso di validità minore o uguale a 40.000 euro;
  • 1.500 euro (dieci rate da 136,37 euro e una da 136,30 euro) con ISEE minorenni non presente, difforme, discordante, non calcolabile o superiore alla soglia di 40.000 euro.

La procedura di domanda

Le richieste per ottenere il bonus nido 2025 devono essere presentate entro il 31 dicembre dell’anno in corso. La domanda può essere inoltrata attraverso due canali:

  • il portale ufficiale dell’INPS, utilizzando le credenziali digitali SPID (livello 2 o superiore), CIE 3.0 o CNS;
  • gli Istituti di patronato, avvalendosi dell’assistenza fornita.

Per accedere rapidamente al servizio online, è sufficiente digitare “bonus nido” nella barra di ricerca del sito INPS e selezionare la sezione dedicata “Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione”.

Informazioni da fornire in fase di richiesta

Durante la compilazione della domanda è necessario indicare la mensilità per cui si intende richiedere il contributo, fino a un massimo di undici nel corso dell’anno solare. L’utente deve inoltre specificare:

  • codice fiscale o partita IVA della struttura;
  • denominazione dell’asilo nido;
  • nel caso di strutture private, gli estremi dell’autorizzazione per l’attività educativa rivolta ai bambini da 0 a 3 anni.

Nel caso in cui il bambino compia tre anni nel corso del 2025, sarà possibile richiedere il contributo solo per i mesi da gennaio ad agosto.

Prenotazione e documentazione per avere il bonus nido 2025

Al termine della compilazione, il sistema genera un codice identificativo della domanda. Per prenotare i fondi relativi a tutte le mensilità richieste, è indispensabile allegare almeno una ricevuta di pagamento relativa a uno dei mesi indicati. La restante documentazione può essere caricata successivamente.

Nel caso degli asili pubblici, dove spesso il pagamento è posticipato, è sufficiente fornire un documento che attesta l’iscrizione o la collocazione nella graduatoria del minore.

Una volta che la domanda risulta “Protocollata”, la prenotazione delle risorse è da considerarsi effettuata. Tuttavia, per ottenere il rimborso effettivo, sarà comunque necessario completare l’invio di tutta la documentazione giustificativa delle spese sostenute.

Modifiche, integrazioni e nuovi invii

È possibile presentare una nuova domanda nel caso si desideri ottenere il contributo per mesi non indicati nella richiesta iniziale. Tuttavia, la concessione dipenderà dalla disponibilità dei fondi al momento della nuova presentazione.

Esiste anche una funzione dedicata per modificare le richieste mensili in precedenza. Questa opzione, disponibile all’interno del servizio online, consente di sostituire i mesi originariamente selezionati con altri, seguendo il percorso: “Gestione” > “Invia Richiesta” > “Sostituisci mensilità richieste”.

Bonus nido 2025: richieste di rimborso per rette già pagate

Solo il genitore che ha presentato la domanda ha il diritto di sostenere il pagamento e presentare i relativi documenti. Inoltre, lo stesso deve essere l’intestatario di tutte le ricevute, comprese le fatture ei giustificativi di pagamento.

Tutta la documentazione deve essere trasmessa entro e non oltre il 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento. Per il bonus nido 2025, ad esempio, la scadenza per l’invio sarà il 30 aprile 2026.

L’invio deve avvenire esclusivamente tramite la procedura online disponibile sul sito dell’INPS o mediante l’app “INPS mobile”, utilizzando la funzione “Bonus nido”. Non saranno accettati documenti trasmessi con modalità diverse.

Spese ammissibili e quelle escluse

Il rimborso copre soltanto le spese effettivamente sostenute ea carico della famiglia. Tra quelle rimborsabili si includono:

  • la retta mensile;
  • la quota relativa ai pasti, se inclusa nella mensilità;
  • l’imposta di bollo;
  • l’IVA agevolata (ove prevista).

Sono escluse invece le spese di iscrizione, le tariffe per servizi aggiuntivi come pre e post-scuola e l’IVA ordinaria. Quest’ultima può essere rimborsata solo nel caso di nidi gestiti da ONLUS o cooperativa sociale, per i quali è previsto un regime forfettario.

Dettagli della documentazione da allegare per il bonus nido 2025

Ai fini della liquidazione, per ogni mese richiesto è necessario allegare:

  • fattura riportante i dati dell’asilo (denominazione, sede legale, codice fiscale o partita IVA), i dati dell’intestatario (genitore richiedente), il mese di riferimento, la descrizione del servizio e l’importo;
  • prova del pagamento effettuato con metodi tracciabili, come bonifico bancario, carta di credito/debito, assegno non trasferibile, o ricevuta PagoPA con identificativo IUV.

In caso di pagamento tramite asilo nido aziendale, è sufficiente un’attestazione del datore di lavoro che certifica la trattenuta in busta paga o l’avvenuto pagamento.

Se la documentazione copre più mesi, deve essere allegata singolarmente a ciascun mese. Per più ricevute allo stesso mese, queste vanno inviate in un file unico.

Per tutte le altre indicazioni si rimanda alla Circolare INPS sul bonus nido 2025 (Circolare n. 60 del 20 marzo 2025).

Riassumendo

  • Il bonus nido 2025 varia in base alla data di nascita del bambino.
  • La domanda va presentata online o tramite patronato entro il 31 dicembre 2025.
  • È necessario indicare le mensilità richieste e allegare almeno una ricevuta di pagamento.
  • Solo il genitore richiedente può effettuare pagamenti e presentare documenti giustificativi.
  • Il rimborso copre solo spese tracciabili: retta, pasti, bollo, IVA agevolata.
  • Documentazione completa da inviare entro il 30 aprile 2026 esclusivamente tramite portale INPS.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

sul tema FISCO

pensioni aprile
Articolo precedente

Pagamento pensioni aprile 2025: ecco quando arrivano accrediti e contanti

Articolo seguente

Responsabilità amministratori SRL. I debiti li paga la società (sentenza CGT 2° grado Lombardia)