Chi è il 99 per cento?

Ezra Klein dal Washington Post descrive il movimento di Occupy Wall Street
13 anni fa
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di Ezra Klein,  Wasghington Post –  Non sono gli arresti che mi hanno convinto che “Occupy Wall Street” meritava di esser presa sul serio. E nemmeno la loro strategia di stampa, in gran parte costituita da giornalisti twitter che coprono una piccola protesta che non può dire che cosa, esattamente, spera di ottenere. E’ stato un Tumblr1 chiamato “Noi Siamo Il 99 per cento”, e tutto ciò che sta facendo è postare le immagini sgranate di persone che tengono cartelli scritti a mano per raccontare le loro storie, una dopo l’altra.

 

Sono in debito di 20K e sto pagando di tasca mia per le lezioni del corso, mentre inizio a pagare i prestiti con due lavori part time.”

Questi non sono sproloqui contro il sistema. Non sono manifesti anarchici. Non sono richieste di una rivoluzione. Sono piccole storie di gente che ha giocato secondo le regole, ha fatto quello che veniva detto, e ora non ha nulla. O, peggio, ha decine di migliaia di dollari di debiti.

 

Sono una donna di 28 anni con debiti che ha dovuto rinunciare al suo appartamento + un animale domestico, perché non ho soldi e ho un debito di oltre 30.000 dollari.

Il debito del college è molto presente in queste storie, in realtà. E’ presente in modo più insistente del debito per la casa, o anche della disoccupazione. Questo potrebbe indicare i fatto che le proteste riguardano soprattutto i giovani. Ma indica anche, credo, il fatto che il debito del college rappresenta una sorta di tradimento speciale. Vi abbiamo detto che il modo per andare avanti in America era quello di diventare istruiti. L’avete fatto. E ora vi trovate nello stesso posto, ma sepolti dai debiti. Siete stati ingannati.

 

Sposata madre di 3 figli. Ho perso il mio lavoro nel 2009. La mia famiglia ha perso l’assicurazione sanitaria, i nostri risparmi, la nostra casa, e il nostro buon credito. Dopo 16 mesi, ho trovato un lavoro – con un pendolarismo di 90 miglia e un taglio di stipendio del 25 per cento. Dopo benzina, pedaggi, asilo nido, pago il costo dell’assicurazione, così i miei bambini hanno accesso alle cure sanitarie “.

 

Cerchiamo di essere chiari. Questo non è veramente il 99 per cento. Se sei nel 85° percentile, per esempio, la tua famiglia sta guadagnando più di 100.000 dollari, e probabilmente tu stai bene. Se sei nel 95° percentile, la tua famiglia sta guadagnando più di $ 150.000. Ma poi, queste proteste non sono in realtà nemmeno su Wall Street. Non c’è nessuna prova che queste persone vogliano una lotta di classe, o persino misure particolarmente punitive per i ricchi. L’unica cosa che è evidente dai loro messaggi è che vogliono che l’economia inizi a funzionare anche per loro.

 

“Io sono giovane. Sono educato e lavoro duro. Io non sono in grado di pagare le bollette. Ho paura di cosa riserva il futuro. “

Non credo che troppe persone appartenenti, per esempio, al 97° percentile stiano scrivendo in questo sito web. Ma immaginate di essere un giovane che ha preso un prestito per andare al college, ha ottenuto buoni voti, e si è laureato in un’economia che non sembra avere nessuna necessità di lui. Ha fatto tutto quello che gli è stato detto di fare, e non ha funzionato. Fa male, certo, ma è una cattiva economia, e tutti stanno male. Almeno, questo è quello che dicono.

 

“Sono uno studente di 19 anni con 18 ore di credito e 2 lavori part-time. Ho più di 4000 dollari di debiti, ma la mia busta paga è appena sufficiente per andare a scuola e ritorno. L‘anno prossimo il mio piano era di frequentare un college di 4 anni e prendere la laurea, ma ora ho paura che senza un co-firmatario non avrò un prestito e anche se potessi ottenerlo ho paura che finirei il college senza avere davanti alcun futuro e un debito paralizzante “.

 

Ma ti guardi intorno e la realtà è che non tutti stanno male. Wall Street ha causato questo disastro, e il governo ha pagato i loro debiti e li ha aiutati a rastrellare profitti record negli ultimi anni. L’1 per cento al top prende il 24 per cento del reddito nazionale e il 40 per cento della ricchezza. Ci sono un sacco di persone che non sembrano fare tutto quello dovrebbero, ma per loro sembra andare tutto alla perfezione.

 

“Sono andato a scuola credendo che ci potesse essere una certa sicurezza finanziaria offerta da un grado più elevato, e che grazie a questo avrei potuto finalmente acquistare una casa per la mia mamma e prendermi cura di lei. Invece, ho perso sei anni della mia vita. ”

 

Forse questo fa parte del motivo per cui il movimento non ha richieste chiare. E’ facile spiegare come punire i ricchi. Potete tassarli o regolamentare la loro attività. E’ invece difficile dire come far funzionare meglio l’economia per la gente media. Là fuori c’è l’intuizione che parte della ragione per cui l’economia non sta funzionando bene è che i ricchi detengono troppo potere politico, e quindi c’è una chiara volontà di ridurre quel potere politico, ma non è chiaro si possa effettivamente ottenere da questo in termini di crescita dei salari.

 

“Sono una ragazza di 27 anni con una laurea. Ho esaurito il mio prestito studentesco nel tentativo di trovare un lavoro. Io ‘convivo’ di nuovo con mia madre per rimettermi in piedi. Finora, la cosa migliore che ho trovato è un lavoro part time pagato 8 dollari l’ora. Ho problemi di udito con un impianto acustico. La mia assicurazioneè scaduta. Non ho i soldi per rinnovare l’impianto. Come faccio a lavorare al mio nuovo lavoro se il mio impianto è rotto? Ho bisogno di SENTIRE.”

 

Ma ecco perché sto prendendo sul serio Occupy Wall Street – o, forse più precisamente, il movimento ‘Noi Siamo Il 99 per cento’.

Ci sono un sacco di persone che al momento si trovano in una situazione particolrmente difficile. C’è un piccolo gruppo di persone che al momento stanno particolarmente bene. Questo non mi sembra un equilibrio stabile.

 

Gli organizzatori di Occupy Wall Street si battono per capovolgere il sistema. Ma ciò che dà al loro movimento il potenziale di energia e di potenza sono le masse che vogliono solo che il sistema funzioni nel modo in cui è stato loro promesso che avrebbe funzionato. Non è che il 99 per cento degli Americani è davvero in difficoltà. Non è che il 99 per cento degli Americani vuole una rivoluzione. E’ che il 99 per cento degli Americani sente che il patto fondamentale della nostra economia – lavorare duro, giocare secondo le regole, andare avanti – è stato rotto, e vogliono vederlo ripristinato.

 

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Articolo originale:  Who are the 99 percent?

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