IMU 2012 e scuole paritarie: l’istruzione privata è un business o un servizio?

L'Imu applicata a tutti gli esercizi non commerciali, a cominciare dalle scuole paritarie: scuola pubblica o privata?
13 anni fa
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L’applicazione dell’IMU agli immobili commerciali della Chiesa sembrava una rivoluzione copernicana del settore fiscale ma presto alcune precisazioni sono intervenute a sminuirne la portata.

La prima grande esenzione riguarda le scuole paritarie. Si riapre così il dibattito su scuola pubblica e privata e sui privilegi di quest’ultima.

La Cei ha ribadito infatti che le scuole paritarie, come suggerisce il nome, prestano un servizio e non vanno certamente considerate come attività commerciali.

Esse infatti giocano un ruolo importante nel sistema nazionale di istruzione, in osservanza della legge n.

62/2000E certamente non si svuole ridurre ad una retta scolastica il valore della cultura ma viene da chiedersi cosa giustifichi la differenza dei costi tra scuole pubbliche e private se queste ultime non puntano al profitto economico.

Facciamo un esempio pratico: se apro una sala cinema e proietto film d’autore sto di fatto “vendendo cultura” così come anche se gestisco una libreria di grandi classici. Ma è innegabile che da ogni biglietto o libro venduto traggo profitto.

Ma non è solo la funzionalità di ente educatore a giustificare l’esenzione: il punto è che questi istituti formalmente non hanno profitti economici.

Lo stesso Mario Monti, nella presentazione della riforma, ha illustrato quali siano i tre parametri per individuare se un’attività presenti un valore commerciale oppure no: lo svolgimento nelle scuole private di un’attività effettivamente «paritaria» rispetto a quella statale e quindi offerente  un servizio del tutto «assimilabile a quello pubblico» per quanto concerne i  programmi di studio, l’accessibilità a studenti invalidi e il trattamento contrattuale dei docenti; parità di accesso per tutti i cittadini e organizzazione del bilancio con distribuzione di eventuali extra all’attività scolastica.

Nella stessa occasione Pier Ferdinando Casini (leader dell’Udc) si era affrettato a precisare che le scuole paritarie offrono un servizio alla comunità e quindi vanno agevolate e non ostacolate con assurde pretese fiscali.

Tutti, maggioranza e opposizione, sembrano soddisfatti dalla spiegazione del Presidente del Consiglio. Ma a guardare bene c’è una motivazione, più forte della personale religiosità o ateismo, che può giustificare questa esenzione: la chiusura di tutte le scuole paritarie attualmente attive costerebbe allo Stato circa 5 miliardi di euro.

 

LA NOSTRA INCHIESTA SUI PARADOSSI DELLA NUOVA IMU: 

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Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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