Il regime della cedolare secca sugli affitti è previsto anche in favore dei proprietari di immobili di interesse storico – artistico. Lo chiarisce il Governo in un’interrogazione parlamentare.
Il question time
Dopo la corposa circolare dell’Agenzia delle entrate, la n 20 del 4 giugno scorso, il Governo ritorna sul regime della cedolare secca sugli affitti. Con il question time del 14 giugno infatti, si sono chiesti all’Esecutivo chiarimenti in merito alla possibilità di applicare il regime di imposizione sostitutivo della cedolare secca in relazione agli immobili di interesse storico-artistico.
Immobili storici artistici: regime di imposta
Il Governo risponde ricordando che a partire dal 2012, gli immobili di interesse storico – artistico sono stati assoggettati ad un regime d’imposta che impone di considerare, ai fini della determinazione del reddito di tali fabbricati, l’importo più elevato fra il reddito medio ordinario che deriva dall’applicazione delle tariffe d’estimo e il canone di locazione ridotto forfetariamente del 35%.
Cedolare secca su affitti
In merito il Decreto legislativo n. 23/11, all’articolo 3 ha introdotto il regime della cedolare secca cui può accedere su opzione il proprietario o il titolare di diritto reale di godimento di unità immobiliari abitative locate ad uso abitativo. Questo regime costituisce un’alternativa facoltativa rispetto al regime ordinario vigente per la tassazione del reddito fondiario ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Il comma 6 della stessa norma ha previsto un caso di esclusione all’accesso al regime della cedolare secca, per quelle locazioni di unità immobiliari ad uso abitativo effettuate nell’esercizio di una attività d’impresa, o di arti e professioni.
Cedolare secca su immobili storico artistici
Detto ciò il Governo chiarisce nel question time del 14 giugno, che non c’è una differenza nell’accesso al regime della cedolare secca per i proprietari o titolari di diritto reale di godimento di unità immobiliari abitative locate ad uso abitativo, nel caso che le unità immobiliari siano nel contempo immobili di interesse storico artistico.
Altri chiarimenti in attesa dall’Agenzia delle entrate
Da ultimo, in relazione alla richiesta di conoscere se, con riferimento alla tipologia di immobili classificati di interesse storico – artistico, sia possibile avvalersi per l’anno 2012, anche in caso di avvenuta registrazione del contratto di locazione, dell’opzione della cedolare secca, similmente a quanto disposto dal regime transitorio per il 2011 richiamato in precedenza, l’Agenzia delle Entrate, sottolinea il Governo, sta valutando gli impatti operativi della problematica.
Sullo stesso argomento ti potrebbe interessare:
Cedolare secca: le modalità della revoca
Cedolare secca – 730/2012 dichiarazione dei redditi come compilarla