Sulla dichiarazione di successione e l’esonero dalla sua presentazione è intervenuto il decreto semplificazioni, approvato ieri dal Consiglio dei ministri guidato da Letta.
Ddl semplificazioni 2013
Tante le novità in tema di fisco presenti nel pacchetto di misure volte alla semplificazione per imprese e cittadini e tra queste spicca l’esonero dalla presentazione della dichiarazione di successione in alcuni casi.
Dichiarazione successione: chi, come e quando
Innanzitutto si ricorda che sono obbligati a presentare la dichiarazione di successione:
- gli eredi e i legatari, ovvero i loro rappresentanti legali
- gli immessi nel possesso dei beni, in caso di assenza del defunto o di dichiarazione di morte presunta
- gli amministratori dell’eredità
- i curatori delle eredità giacenti
- gli esecutori testamentari
- i trust.
La dichiarazione di successione deve essere presentata entro 12 mesi dalla data di apertura della successione che coincide, generalmente, con la data del decesso del contribuente, mediante la compilazione dell’apposito modello di dichiarazione di successione disponibile presso gli uffici dell’Agenzia delle entrate e successivamente presentarlo all’ufficio nella cui circoscrizione era fissata l’ultima residenza del defunto.
Esonero presentazione dichiarazione successione
Ebbene il Ddl semplificazioni del Governo Letta ha stabilito che, se l’eredità devoluta al coniuge o ai parenti diretti è inferiore a 75mila euro, scatta l’esonero dalla presentazione della dichiarazione all’ufficio del registro. Viene così abolito l’obbligo di dichiarazione di successione all’Ufficio del registro se l’eredità devoluta al coniuge o ai parenti diretti è inferiore a 75mila euro. Se fino a questo momento l’esonero dalla presentazione della dichiarazione di successione avveniva al di sotto del tetto di 50 milioni di vecchie lire e a patto che l’eredità non comprenda beni immobili o diritti reali immobiliari, ora l’importo è aumentato, a 75mila euro.