L’Irlanda è “meno PIIGS”, torna la crescita dopo l’austerity

Per l'Irlanda di tratta della prima espansione dal secondo trimestre del 2012, ma la crescita del Pil sarà inferiore alle attese nel 2013, per cui Dublino non potrà allentare la morsa sui conti pubblici
11 anni fa
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L’Irlanda si dimostra l’economia più dinamica dei Pigs e dopo avere subito la seconda recessione in cinque anni, adesso sembra avviarsi alla ripresa e uscire dalla crisi. L’Ufficio centrale di statistica di Dublino comunica, infatti, che il pil è cresciuto dello 0,4% nel secondo trimestre su base congiunturale, ossia relativamente ai primi tre mesi dell’anno, quando si era avuto un calo dello 0,6%. Su base annua, invece, il pil è diminuito dell’1,2%, più dello 0,9% registrato nel primo trimestre. In ogni caso, si è trattato del primo dato positivo dal secondo trimestre del 2012.

Nonostante la notizia sia positiva, il consensus era per una crescita congiunturale dell’1%, mentre la mediana delle stime Reuters era dello 0,8%. Il risultato inferiore alle attese rappresenta un problema per il governo di coalizione, che difficilmente potrà centrare l’obiettivo di una crescita dell’1,3% per quest’anno.

E i piani del ministro delle Finanze, Michael Noonan, potrebbero subire adesso variazioni. Il governo si era mostrato intenzionato a presentare una legge di bilancio un pò più flessibile per il 2014. Invece, i numeri di questa mattinata lascerebbero poco spazio per alleggerire la manovra da 3,1 miliardi sull’anno prossimo, composta da tagli e aumenti delle imposte.

 

Deficit Irlanda ancora molto elevato

Anche perché l’Irlanda presenta un deficit molto elevato, esploso al 32% del pil nel 2010, per via del tracollo bancario e finanziario della ex tigre celtica. E l’esecutivo sta per ricevere l’ultima tranche di aiuti della Troika (UE, BCE e FMI), in previsione di un ritorno sui mercati per il rifinanziamento del debito. Le prime emissioni di questa estate hanno riscontrato un clima positivo tra gli investitori, anche perché Dublino si è dimostrata ad oggi la capitale più affidabile dei Pigs, con riguardo all’attuazione dei piani di austerità richiesti dall’Europa e dal Fondo Monetario.

Ma un aiuto potrebbe arrivare sul fronte dei conti pubblici irlandesi proprio dall’Europa, dove i tecnici della Commissione stanno studiando un metodo di calcolo nuovo del deficit strutturale, che dovrebbe consentire ai paesi con alti tassi di disoccupazione (Grecia, Spagna, Irlanda, Portogallo e Cipro) di usufruire di maggiori margini per il computo delle spese.

Questo potrebbe permettere anche a Dublino di avere un maggiore margine di manovra sui conti pubblici, anche in assenza di una ripresa robusta, come pure era stata stimata nei mesi scorsi.

 

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