UnipolSai lancia bond perpetuo e rimborsa Mediobanca

L’obbligazione subordinata Tier1 paga una cedola fissa del 5,75% per i primi dieci anni. Buona domanda da parte degli investitori nonostante i rischi
10 anni fa
2 minuti di lettura

UnipolSai Assicurazioni torna sul mercato dei capitali. Come anticipato lo scorso mese di aprile, il gruppo assicurativo stava studiando l’emissione di un bond ibrido da almeno 500 milioni di euro destinato a investitori istituzionali e qualificato con lo scopo di ridurre il debito nei confronti di Mediobanca. Così, dopo il taglio del costo del denaro da parte della BCE, UnipolSai ha dato mandato a Jp Morgan, Mediobanca e Unicredit per coordinare il collocamento di un prestito obbligazionario subordinato Tier1 la cui size è stata innalzata a 750 milioni, vista anche la risposta positiva del mercato.

  Obbligazioni UnipolSai Assicurazioni 5,75% perpetuo   [fumettoforumright]La nuova obbligazione UnipolSai rientra più specificatamente nella categoria dei bond perpetui, cioè senza scadenza ed è subordinata rispetto alle altre emissioni obbligazionarie: in caso di fallimento della società, l’investitore rischia di perdere sia il capitale che gli interessi. Non solo, questa categoria di bond, in caso di difficoltà della società e/o di mancato pagamento dei dividendi può sospendere la corresponsione delle cedole senza incorrere in un evento di default. Detto questo, il titolo (Isin XS1078235733) è stato venduto alla pari e offrirà una cedola fissa pari al 5,75% il 18 giugno di ogni anno. All’offerta di UnipoSai hanno risposto circa 250 investitori da tutta Europa per un ammontare complessivo di 2,5 miliardi di euro. Il bond, che ha una size di 750 milioni, sarà presto quotato sulla borsa del Lussemburgo, negoziabile per tagli minimi di 100.000 euro con multipli aggiuntivi di 1.000 e richiamabile anticipatamente nel 2024 (call). Se l’emittente non dovesse esercitare la “call” a tale data, il bond proseguirà maturando interessi del 6,75%. Sul mercato OTC viene già scambiato sopra 101. L’obbligazione rientra nella componente patrimoniale core della società ed è conteggiabile nel margine di solvibilità Solvency I. È il primo bond di questo tipo fatto da una società italiana – spiega un banchiere coinvolto nell’emissione – e potrebbe fare da apripista per altre società che intendano ricorrere a questo tipo di strumenti finanziari ibridi.
Moody’s ha assegnato un rating Ba2 (hyb) all’emissione, tre notch sotto quello di UnipolSai Assicurazioni, mengtre S&P dovrebbe assegnare una valutazione BB+.   UnipolSai rimborsa i prestiti di Mediobanca   UnipolSai compie un nuovo passo nel cammino (in parte imposto dall’Antitrust) per sciogliere i legami finanziari con Mediobanca ereditati dalla fusione con Fondiaria-Sai, di cui la banca d’affari guidata da Alberto Nagel è stata, assieme a Unicredit, il principale sponsor. UnipolSai, la compagnia nata dall’incorporazione in FonSai di Unipol, Milano Assicurazioni e Premafin, con il bond perpetuo subordinato Tier1 dell’importo di 750 milioni andrà a sostituire parte dei finanziamenti subordinati attualmente in essere con Mediobanca. Si tratta – scrive MF – dei famosi prestiti subordinati da 1,1 miliardi che la banca d’affari aveva concesso alle compagnie del gruppo Ligresti negli anni successivi all’unione tra Sai e Fondiaria, cui dopo la fusione con Bologna si era aggiunto un prestito pressoché analogo da 350 milioni nei confronti di Unipol Assicurazioni. Con i 750 milioni raccolti sul mercato, dunque, UnipolSai procederà a rimborsare anticipatamente i prestiti subordinati a scadenza indeterminata erogati da Piazzetta Cuccia, la cui esposizione nei confronti del nuovo gruppo assicurativo scenderà dagli attuali 1,4 miliardi a circa 650 milioni.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

Lascia un commento

Your email address will not be published.

sul tema OBBLIGAZIONI

Articolo precedente

Unico 2014: scadenza, modello, istruzioni, software. Proroga in arrivo

Articolo seguente

Roubini attacca i mercati “schizofrenici”: attenti al rischio bolla