Bond Uruguay: il governo allunga le scadenze e taglia le cedole

La piccola repubblica sudamericana ha emesso una obbligazione 2050 da 2 miliardi di dollari. I proventi saranno utilizzati per rifinanziare il debito a tassi più bassi
10 anni fa
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ayL’Uruguay torna ad emettere bond. Il paese sudamericano ha collocato pochi giorni fa un prestito obbligazionario da 2 miliardi di dollari con lo scopo di rimborsare una serie di obbligazioni high yield, per altro già oggetto di parziale riacquisto l’anno scorso. Dopo aver ottenuto l’innalzamento del merito creditizio in area “investment grade” un anno fa, l’Uruguay è tornato ad emettere con successo titoli di debito pubblico. Lo scorso anno Montevideo aveva già collocato un bond ultratrentennale da 2 miliardi di dollari con rendimento del 4,25% e con lo scopo di rimborsare debito valutario estero per un importo minimo di 500 milioni di dollari.

L’operazione si era conclusa bene e il mercato aveva ampiamente sottoscritto la nuova obbligazione dando così ampia fiducia al governo per poter proseguire nell’intento di rimborsare altri debiti in scadenza quest’anno.   Repubblica Orientale del Uruguay 5,10% 2050   [fumettoforumright]Così, dopo aver dato mandato alle banche d’affari HSBC e JP Morgan, l’Uruguay ha lanciato un bond a 36 anni per un importo di 2 miliardi di dollari. L’emissione è stata interamente sottoscritta dagli investitori istituzionali ai quali è stato offerto un prezzo al re-offer di 99,66 per un rendimento lordo finale che supera il 5,25%. Il nuovo titolo di stato (Isin US760942BA98) verrà quotato fra pochi giorni, alla borsa del Lussemburgo, ma è già negoziabile per tagli minimi di 1.000 dollari (circa 740 euro) intorno a 98,80 sul mercato non regolamentato Otc (Over the counter). L’obbligazione stacca una cedola fissa del 5,1% su base semestrale il 18 giugno e il 18 dicembre fino al 2050 e gode di un rating Baa2 presso Moody’s e BBB- presso Fitch e Standard & Poor’s. Il rimborso è previsto in tre tranches a partire dal 2048. I proventi della raccolta saranno utilizzati in parte per rimborsare, mediante tender offer, alcune serie di vecchie obbligazioni ad alto rendimento: Uruguay 2015 7,50% (Isin US917288AZ56) , Uruguay 2017 9,25% (Isin US760942AR33), Uruguay 2022 8% (Isin US917288BC52), Uruguay 2025 6,875% (Isin US760942AX01), Uruguay 7,875% 2033 (Isin US917288BA96), Uruguay 7,625% 2036 (Isin US760942AS16) e Uruguay 4,125% 2045 (Isin US760942AY83).
  Uruguay, economia più stabile e PIL in crescita   L’Uruguay attraversa una congiuntura economica positiva con una moderata crescita del PIL. Supporti importanti di tale andamento l’export, in aumento negli ultimi anni grazie ai nuovi sbocchi offerti dai mercati asiatici, e l’afflusso di investimenti esteri. Due criticità sono rappresentate dalla inflazione che rimane elevata (7,48% nel 2013, al di sopra della soglia del 6% prevista dal Governo, rappresentando il terzo tasso più alto in America Latina) e dal deficit fiscale (assestatosi al 2,8% del PIL).Si tratta di aspetti che pongono al Governo problemi in tema di politica salariale e di controllo della spesa pubblica. La disoccupazione si conferma a livelli bassi (5,7%). Positiva la situazione dei conti con l’estero, della gestione del debito.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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