Un gruppo di individui della Repubblica Ceca ha annunciato nei giorni scorsi la nascita di una moneta digitale dal nome Czech Crown Coin (CZC), richiamandosi direttamente alla corona ceca, la valuta legale dello stato. La banca centrale del paese ha giudicato infelice e inopportuno tradurre letteralmente il nome della corona ceca in inglese per crearvi una moneta ad hoc, ma fintanto che questa non esce dalla realtà puramente digitale, trasformandosi in banconote o monete fisiche, è legale. Il gruppo dei creatori è capitanato da un tale Ladislav Faith, un cameraman di una TV con sede a Praga.
L’uomo ha spiegato che il Czech Crown Coin mira a diventare un’alternativa alle transazioni in contante e alle altre monete digitali. L’emissione sarà pari a 100 milioni di pezzi, di cui la metà viene riservata ai cittadini cechi, mentre il restante 50% sarà distribuito ai cittadini del resto del mondo, ma con attenzione particolare a quei paesi, dove la realtà della moneta digitale è più popolare, come gli USA. Così come il più famoso
Bitcoin, anche il Czech Crown Coin non avrà alle spalle alcuna istituzione, né è di proprietà di alcuna banca centrale. L’emissione e la circolazione saranno curate da un sistema informatico e alla luce dei fortissimi disguidi riscontrati con i Bitcoin, Faith ha voluto subito chiarire che il sistema software regge ed è già stato in grado di neutralizzare diversi attacchi di hackers, di cui un paio dalla Russia e molti dalla stessa Repubblica Ceca. Se ci sarà bisogno di maggiore capacità del server, ha spiegato, non ci sarà esitazione al riguardo. Il ministro delle Finanze di Praga non ha voluto commentare la notizia, mentre qualcuno insinua che anche questa moneta digitale sia finalizzata a nascondere determinate transazioni di denaro al fisco. Tra il pubblico, invece, si registra un certo scetticismo, perché in tanti pensano che il Czech Crown Coin sia eccessivamente locale e, pertanto, non destinato alla stessa fortuna dei Bitcoin, diffusi in ogni angolo del pianeta.
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