Dis Coll cocopro: chiarimenti sul requisito di anno solare

Il termine anno solare nei requisiti per accedere alla DIS COLL è usato impropriamente: vediamo perchè.
10 anni fa
1 minuto di lettura

Entrata in vigore dallo scorso 1 maggio la DIS COLL fa già discutere. La nuova indennità di disoccupazione per i lavoratori con contratto a progetto o con collaborazione coordinata e continuativa è andata a sostituire la vecchia indennità una tantum.     La nuova indennità di disoccupazione permette di avvicinare la cessazione dei rapporti di lavoro cococo e cocopro alla cessazione del lavoro dipendente.     Ovviamente in questo articolo non si farà in modo di illustrare il funzionamento della nuova indennità di disoccupazione ma  sui termini usati nei requisiti richiesti per accedervi.

    Il legislatore parla di anno solare e non di anno civile, anche se interpretando si arrivi a comprendere che la volontà del legislatore era di intendere proprio anno civile e non anno solare, nonostante questo rimangono i dubbi al riguardo.     Nella circolare 176 del 2013 dell’Inps si chiarisce che, per quanto riguarda il lavoro accessorio, “Infatti si prevede che il compenso complessivamente percepito dal prestatore non possa essere superiore nel corso di un anno solare, inteso come periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre”.     Per anno solare si intende, in realtà, come già si può evincere da passate pronuncia del Ministero del Lavoro e in particolare nella circolare numero 32 del 2012, un periodo di 365 giorni che può iniziare a decorrere da qualsiasi giorno del calendario.     Il legislatore, quindi, nella stesura della DIS COLL ha usato una terminologia scorretta in diversi punti: “Comma 2) Lettera b) Possano far valere almeno tre mesi di contribuzione nel periodo che va dal primo gennaio dell’anno solare precedente l’evento di cessazione dal lavoro al predetto evento; Comma 2) Lettera c) possano far valere, nell’anno solare in cui si verifica l’evento di cessazione dal lavoro, un mese di contribuzione oppure un rapporto di collaborazione di cui al comma 1 di durata pari almeno ad un mese e che abbia dato luogo a un reddito almeno pari alla metà dell’importo che dà diritto   all’accredito   di   un   mese   di contribuzione”     Di esempi come questo ce ne sarebbero ancora, sempre nel decreto legislativo numero 22 del 2015 che regola la DIS COLL.
In questo specifico caso, quindi, della DIS COLL, per anno solare si deve intendere il periodo compreso tra il 1 gennaio e il 31 dicembre di un singolo anno, sorpassando l’interpretazione letterale con quella logica.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Manipolazione tassi di cambio valute, multate 5 grandi banche per $9 miliardi

Articolo seguente

Ravvedimento operoso apertura partita IVA minimi: errori sanabili