Contratti locazione: tutto quello che c’è da sapere

Per i contratti di affitto è bene sapere come avviene la registrazione, quali dati servono per redarre un contratto, come funziona la cedolare secca e come avvengono gli aggiornamenti Istat del canone di locazione.
10 anni fa
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La differenza principale nei contratti di locazione va distinta tra ad uso commerciale e ad uso abitativo e anche se la differenza appare sostanziale, molti sono gli elementi che coincidono nei due tipi di contratto. Ogni contratto di locazione, a prescindere di quale sia il tipo, deve contenere i seguenti dati:

  • Dati proprietario
  • Dati dell’affittuario
  • Data di inizio del contratto
  • Durata del contratto
  • Dati che identifichino il bene
  • Prezzo da corrispondere quale canone (annuale o mensile)
  • Aggiornamento ISTAT
  • Dettagli del versamento della caparra

  Non esiste un contratto tipo, soprattutto per il contratto di uso abitativo, e legalmente per essere valido deve contenere tutte le informazioni descritte sopra per essere conforme alla legge.

 

Divisione spese

Al momento della firma del contratto è bene che sia stato chiarito, anche magari nel contratto stesso qual è la suddivisione delle spese tra proprietario ed inquilino.    

Registrazione contratto

La registrazione del contratto di locazione è uno dei requisiti affinché il contratto sia regolare ed essa può avvenire, entro 30 giorni dalla stipula del contratto stesso, o per via telematica o per via cartacea.

  • Per presentare la registrazione cartacea occorrono
  • Due copie del contratto firmato
  • Il modello 69
  • Marche da bollo (vanno applicata o ogni 4 pagine o ogni 100 righe di testo)
  • Modello F23 con ricevuta di pagamento dell’imposta di registro

Presentando tutto all’Agenzia delle Entrate si riceverà una copia del contratto firmata e registrata.    

Cedolare secca

La cedolare secca è un’opzione che sostituisce il regime contributivo tradizionale. La cedolare secca va a sostituire tutte le tasse legate alle entrate di un immobile in affitto quali Irpef, imposta di bollo e imposta di registro. La cedolare secca conviene ai padroni di casa che pagano un’unica somma molto più bassa del totale delle imposte che gravano sui contratti ordinari. La cedolare secca comporta un divieto di aggiornamento ISTAT degli affitti.

   

Aggiornamento ISTAT affitti

Tutti i tipi di contratto di locazione, esclusa la cedolare secca, sono soggetti all’aggiornamento annuale Istat che provoca un aumento del canone di locazione in base all’indice FOI.

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