Il ricorso contro la multa per sosta sulle strisce blu con ticket esposto scaduto si fonda sull’ illegittimità della sanzione stessa. La fattispecie infatti non trasgredisce nessun articolo del Codice della Strada. Da tempo nel web girava questa notizia anche se da più parti era stata sminuita come una bufala. Di recente invece un giovane avvocato di Padova ha vinto il ricorso contro una multa sulle strisce blu ritenuta ingiusta. Ma conviene a tutti seguire questa strada? Dal punto di vista prettamente economico forse no.
Strisce blu: per il Codice della Strada non esiste infrazione
Nessun articolo del Codice della Strada fa espresso riferimento alla violazione del pagamento scaduto del ticket sulle strisce blu. La trasgressione quindi costituisce al massimo un’inadempienza contrattuale tra l’automobilista e il concessionario del servizio. Quest’ultimo può richiedere la differenza tra quanto pagato al momento della prenotazione della sosta e l’importo effettivo dovuto a fine sosta. Perfino il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in una nota (Divisione II. Prot. 25783) si era trovato costretto a precisare: “Se la sosta viene effettuata omettendo l’acquisto del ticket orario, deve essere necessariamente applicata la sanzione… Se invece viene acquistato il ticket, ma la sosta si prolunga oltre l’orario di competenza non si applicano sanzioni ma si da corso al recupero delle ulteriori somme dovute, maggiorate dalle eventuali penali stabilite da apposito regolamento comunale”. Gran parte della dottrina sostiene da tempo questa interpretazione ma l’avvocato Silvia Giuriato è andata in fondo alla questione proponendo e vincendo il ricorso alla multa sulle strisce blu di fronte al Giudice di pace contro il Comune di Padova. I giudici hanno annullato la multa di 17 euro. Ma quanto costa fare ricorso?
Ricorsi multe strisce blu: costi
Per fare ricorso contro la multa per sosta sulle strisce blu non pagata dopo la scadenza del ticket, l’avvocato padovano ha speso 37 euro.