Anche le Regioni si ricomprano i bond. Si è conclusa pochi giorni fa la mega operazione di buy back lanciata da sette regioni italiane che avevano emesso obbligazioni a lunga durata con tassi d’interesse non più in linea con i rendimenti offerti dal mercato. Una manovra che era già stata tentata lo scorso anno, ma poi fallita per lo scarso numero di adesioni da parte degli investitori. Costo dell’operazione: 5,6 miliardi di euro. Il buy back regionale, avviato con il coordinamento e la supervisione del ministero dell’Economia e delle Finanze – si legge in un comunicato del Mef – punta a ridurre gli oneri finanziari del debito delle Regioni e a semplificarne la struttura portando ad un allungamento della duration.
Per il riacquisto dei bond le Regioni, come previsto dalla norma, si finanzieranno attraverso un mutuo trentennale con il ministero dell’Economia e delle Finanze. L’operazione, sempre secondo il Mef, non avrà impatti negativi sul debito della Pa in quanto sarà a saldo zero le amministrazioni.
Titoli oggetto del buy back sono: Regione Campania 4,849% 2026 da 1,09 miliardi di euro XS0259658507 Regione Campania 6,262% 2036 da 1 miliardo di dollari XS0259657954 Regione Lazio 5,695% 2028 da 250 milioni di euro XS0088330526 Regione Lazio 5,695% 2028 da 800 milioni di euro XS0159264570 Regione Liguria 4,795% 2034 da 420 milioni di euro XS0205761892 Regione Lombardia 5,804 2032 da 1 miliardo di dollari US541624AA07 Regione Marche 4,6478% 2023 da 382 milioni di euro XS0171597395 Regione Puglia TV 2023 da 870 milioni di euro XS0162062888 Le obbligazioni sono tutte quotate presso il mercato regolamentato della borsa del Lussemburgo e gli emittenti hanno corrisposto un premio, oltre al pagamento degli interessi maturati, a chi ha portato in adesione le obbligazioni. In allegato i dettagli dell’operazione
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