Lampadine Wiva in borsa con un minibond da 3,7 milioni

L’obbligazione corrisponde interessi del 6,5% per sei anni con rimborso ammortizzato (IT0005159204). Tutti i dettagli
9 anni fa
1 minuto di lettura

Wiva Group approda in borsa con un minibond da 3,7 milioni. Un’altra Pmi arricchisce così il già nutrito gruppo di aziende non quotate che hanno deciso di finanziarsi direttamente sul mercato alternativamente al tradizionale canale bancario. Costituita nel 2007 a Firenze, Wiva Group è produttrice di sorgenti luminose, apparecchi di illuminazione e materiale elettrico, ed è attualmente in quarta posizione sul mercato italiano nell’ambito del proprio core business. A partire dalla sua costituzione, lo sviluppo è stato garantito dalla matrice tecnologica. La catena produttiva nasce nel reparto di R&S interno all’azienda, che si occupa della progettazione e dello sviluppo dei prodotti a marchio Wiva, mentre l’organizzazione tecnica presente in Cina (Hanghzou) ne garantisce lo standard tecnico qualitativo.

Wiva Group è controllato al 70% da Prometeo spa (che fa capo per il 50% a Patrizia Ficarra e per il 25% ciascuno a Giuseppe Ranieri e Liliana Cardinale) e partecipato al 30% da SICI sgr tramite il suo Fondo Toscana Innovazione (fondo chiuso sottoscritto per il 40% dalla Regione Toscana e per la restante parte da tutte le Fondazioni Bancarie del territorio).  

Minibond Wiva Group 6,5% 2022, caratteristiche e dettagli

  Il prestito obbligazionario senior Wiva Group s.p.a. (IT0005159204) ha durata 6 anni e struttura di rimborso ammortizzato in 10 rate semestrali a partire dal 12 agosto 2017 e con estinzione del prestito a febbraio 2022. L’obbligazione corrisponde una cedola a tasso fisso del 6,5% su base semestrale ed è negoziabile sul segmento ExtraMot Pro di Borsa Italiana per importi di 10.000 euro con multipli aggiuntivi analoghi. L’importo totale dell’obbligazione è di 3,7 milioni di euro con possibilità di rimborso anticipato del prestito da parte di Wiva Group in casi particolari indicati nel regolamento. I fondi derivanti dall’emissione delle obbligazioni – si legge nel prospetto informativo – verranno utilizzati dall’emittente per sostenere il piano industriale, favorire la crescita quali-quantitativa sia con investimenti diretti sia mediante operazioni di acquisizione di società, nonché per sviluppare ulteriormente il processo di internazionalizzazione in linea con quanto previsto all’interno del piano industriale.

Wiva group ha chiuso il 2014 con 13,4 milioni di euro di fatturato, un ebitda di 0,9 milioni e un debito finanziario netto di 6,7 milioni, mentre il primo semestre 2015 si è chiuso con 7,16 milioni di ricavi, 0.78 milioni di ebitda e 7,96 milioni di debito finanziario netto.  

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Pagamento in contante canone locazione: ecco i nuovi limiti

Articolo seguente

Romania: il Pil crescerà del 4.2%, volano i bond