L’ex premier Silvio Berlusconi fu spiato tra il 2008 e il 2011, all’epoca in cui alla Casa Bianca c’era Barack Obama, ma anche negli ultimi mesi della presidenza di George W.Bush, che pure è stato e continua ad essere un amico anche personale del Cavaliere. L’indiscrezione proviene dai documenti noti come Wikileaks e ha provocato l’immediata reazione non solo del diretto interessato, tramite i suoi più stretti collaboratori, ma persino dello stesso governo, tanto che il premier Matteo Renzi ha chiesto alla Farnesina di prodigarsi per ottenere i dovuti chiarimenti da parte dell’ambasciatore USA a Roma.
Complotto contro Berlusconi?
Brunetta, che probabilmente interpreta il pensiero dello stesso ex premier, ritiene che lo spionaggio ai danni di Palazzo Chigi proverebbe il complotto internazionale ordito per fare cadere il nostro governo, che nel novembre del 2011 fu effettivamente costretto a lasciare posto al “tecnico” Mario Monti per le fortissime tensioni sui mercati finanziari, quando il famoso spread BTp-Bund arrivò alla bellezza di 576 punti base per la scadenza a 10 anni e il Tesoro arrivò ad emettere BoT a 6 mesi al rendimento record del 6,4%, segnali di evidente sfiducia contro l’Italia, che il centro-destra considera frutto di una precisa volontà di alcuni ambienti dell’alta finanza internazionale di mandare a casa Berlusconi. Ad avere dato manforte a questo racconto è stata la stessa amministrazione Obama, dopo che l’ex segretario del Tesoro, Timothy Geithner (2009-2013), pubblicò nel 2014 un libro sui suoi 4 anni al governo di Washington, citando tra gli altri anche la richiesta di alcune cancellerie europee di unirsi a loro per disarcionare il governo Berlusconi.