Musica in macchina: quando si rischia la multa

Ascolta la musica in macchina e viene multato: bufala o verità? Ecco quali sono i limiti e quali sanzioni si rischiano
9 anni fa
1 minuto di lettura

Chi non ascolta musica in macchina? Pensare che questa abitudine possa esporre al rischio di multa può suonare strano ma non mancano sentenze che si sono espresse in questo senso, a favore della guida sicura e della quiete pubblica. Il volume eccessivo della musica in macchina infatti, oltre a disturbare i passanti, può diventare pericoloso quando copre altri suoni utili alla sicurezza alla guida, come il clacson, il fischietto di un vigile o la sirena delle volanti e dell’ambulanza.

Multa per suoneria smartphone: bufala o verità?

Musica in macchina: il volume massimo per non rischiare multe

La valutazione del volume dello stereo in macchina non è soggettiva ma deve rientrare entro alcuni parametri specifici fissati dal regolamento di attuazione. In particolare non deve superare quota 60 in termini di livelli di esposizione in decibel a 10 centimetri dall’orecchio del guidatore quando portiere e finestrini della macchina sono chiusi.

Volume musica troppo alto: a quanto ammonta la multa

Chi supera il suddetto limite rischia una multa che va da 41 a 168 euro. Nel caso di specie il guidatore multato aveva nell’auto tre amplificatori, tutti impostati al massimo della potenza di sera in una strada di città. Per questo è stato configurato anche il reato di disturbo del riposo e delle occupazioni delle persone: l’uomo è stato condannato al pagamento di una multa di 300 euro.

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Pensionati in Grecia: le destinazioni più gettonate

Articolo seguente

Novità ISEE 2016: cosa cambia e quali documenti presentare al CAF