I rimborsi per acquisti con Paypal saranno più facili grazie all’eliminazione di due clausole che l’Antitrust ha considerato vessatorie per i clienti. La prima riguardava proprio le condizioni di rimborso mentre la seconda mirava ad individuare il foro competente in caso di controversie.
Come pagare con Paypal
Tutela acquisti online: novità rimborsi Paypal 2016
Nel documento dell’Antitrust viene in primis confermato il diritto al rimborso se il compratore dimostra di non avere ricevuto il prodotto ordinato, anche quando il venditore riesce a dimostrare di averlo spedito o consegnato.
A spiegare i limiti del concetto, che così scritto può apparire ancora troppo fumoso, è stato proprio il portavoce dell’Antitrust, Giovanni Valentini: “il caso più frequente è di chi firma per il consumatore ma non gli consegna il prodotto (per esempio, i portieri degli stabili). Non a caso, la modifica introdotta da PayPal prevede che il consumatore debba produrre elementi sostanziali sulla mancata consegna, e non solo affermazioni non provate. Tuttavia, la modifica si è resa necessaria perché ci risulta che PayPal dava ragione ai venditori anche con la sola prova da parte loro della spedizione e non della consegna, quindi in assenza di firma per ricevuta, senza consentire ai consumatori di replicare: ora diventa più facile reagire in questi casi”.
Viene quindi fortemente ridimensionata la discrezionalità di Paypal come intermediaria nelle transazioni.
Contenziosi Paypal: il tribunale segue l’acquirente
Finora inoltre, nelle controversie per acquisti online eseguiti con Paypal, i fori competenti sono stati fissati in Lussemburgo o in Inghilterra. L’Antitrust ha invece imposto di optare per il foro geograficamente competente in base alla residenza dell’acquirente.