Poste italiane dal 1 aprile 2016, non eroga più il servizio “Data Certa”, è quanto stabilito nella circolare diffusa negli scorsi giorni dalle Poste italiane.
Poste italiane: “Data Certa” che cos’è?
La “Data Certa” veniva apposta mediante il timbro postale su documenti come contratti, dichiarazioni unilaterali e altre scritture private, sostituendo le funzioni che altrimenti spetterebbero al notaio o all’Agenzia delle Entrate mediante il servizio di registrazione. La Data Certa ha lo scopo di dare la certezza del giorno in cui un determinato atto è stato firmato, a supportare le difese del contribuente nei confronti del fisco, a dare certezza ai rapporti contrattuali tra i privati cittadini, ecc.
Come ottenere oggi la Data certa su un documento?
Da oggi, chi vuole la data certa su un documento potrà affrancarlo regolarmente e spedirlo a sé medesimo, in modo tale che sulla busta venga apposta comunque il codice a barre dal quale è possibile risalire alla data di spedizione, anche mediante il servizio internet offerto da Poste Italiane “Dove Quando”. Si consiglia, a tal fine, onde evitare facili contestazioni, di effettuare la spedizione tramite raccomandata senza busta.
La PEC sostituisce la Data Certa
Molto più semplice è ricorrere alla PEC, la posta elettronica certificata che garantisce anch’essa data certa dei documenti inviati.
Marca temporale e Data Certa
Diversamente è possibile l’apposizione della cosiddetta marca temporale sui documenti informatici: il sistema basa la propria modalità di certificazione della marca temporale su un procedimento informatico regolamentato dalla legge, che permette di attribuire ad un oggetto digitale o documento informatico una data ed un orario in modo certo ed opponibile a terzi. La marca temporale può essere anche associata alla firma digitale. [tweet_box design=”box_09″ float=”none”]Addio al servizio “Data Certa”[/tweet_box]