Divieto uso contante, prime proteste in Germania contro la schiavitù digitale

Proteste annunciate in Germania contro la decisione della BCE di non stampare più banconote da 500 euro. Si teme la fine del contante, che ridurrebbe noi cittadini europei in una sorta di "schiavitù digitale".
9 anni fa
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La decisione del governatore della BCE, Mario Draghi, di cessare la stampa di nuove banconote da 500 euro, adottata la settimana scorsa, ha rinvigorito le polemiche contro l’istituto in Germania, dove un gruppo legato agli euro-scettici della AfD, Stoppbargeldverbot (Stop al divieto del contante), ha indetto una manifestazione di di protesta per le strade di Francoforte per il 14 maggio. Il gruppo lamenta l’ipotesi di una lotta serrata all’uso del contante, di cui la decisione di pochi giorni fa sarebbe solo uno dei primi passi compiuti.

Draghi ha cercato di rassicurare, sostenendo che la banconota da 500 euro continuerà ad avere corso legale e che l’uso del contante avrà anche in futuro un ruolo nel sistema dei pagamenti. Ufficialmente, il taglio più grosso non sarà più stampato, in quanto si presume che sia utilizzato per finalità illecite, come il terrorismo e le attività criminali.

Divieto uso contante, i rischi

Clement Fuest, presidente dell’Ifo, il più importante istituto di analisi economica e dall’impronta conservatrice, ha avvertito che la misura potrebbe minare alla fiducia della BCE. Perché mai, si chiede, non potrebbe più essere emessa una banconota da 500 euro? Sta di fatto che il provvedimento sta esacerbando il dibattito pubblico in Germania, prima economia dell’Eurozona, con riguardo all’operato di Draghi, accusato più o meno apertamente da vari circoli conservatori, per non parlare di quelli più marcatamente euro-scettici, di essere prono agli interessi della grande lobby finanziaria, specie di quella che vorrebbe vietare l’uso del contante per i pagamenti. Stoppbargeldverbot paventa il rischio di una società in stile 1984, ovvero quella profetizzata quasi 70 anni fa da George Orwell, in cui la libertà degli individui viene di fatto abolita e sostituita con un sistema di controlli, per cui non esisterebbe più alcuna distinzione tra vita privata e vita pubblica.

Tutto è noto allo stato, tutto deve essere monitorato da esso.  

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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