Sanzioni alla Russia prorogate, la UE s’è comprata il “sì” di Renzi e Tsipras

Le sanzioni alla Russia saranno quasi certamente prorogate di altri 6 mesi. Lo anticipa Federica Mogherini, ma non ci sarebbe alcuna opposizione da parte dell'Italia. Scopriamo perché.
9 anni fa
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Le sanzioni UE contro la Russia saranno estese di altri sei mesi. Lo ha lasciato intendere senza margine di incomprensioni la responsabile della Politica estera di Bruxelles, Federica Mogherini, che in un’intervista al quotidiano tedesco Die Welt ha spiegato come tali misure punitive siano legate al mancato rispetto dell’accordo di Minsk, quello di pace voluto fortemente da Germania e Francia. Un alto funzionario di Berlino ha confermato che l’Ucraina farebbe la sua parte, mentre la Russia continuerebbe ad essere d’ostacolo.

Dunque, le sanzioni dovrebbero essere prorogate di altri sei mesi, quando scadranno a luglio e stavolta non ci si aspetta, spiega un funzionario europeo, alcuna opposizione “drammatica”, nemmeno da parte del premier Matteo Renzi, che era stato a dicembre tra coloro che avevano maggiormente espresso dubbi.

Europa divisa, ma unanimità non a rischio

I paesi nettamente schierati per le sanzioni sono Regno Unito, Polonia, Svezia e paesi baltici, quelli più contrari Italia, Grecia, Cipro, Ungheria e Bulgaria. Gli schieramenti rispecchiano per lo più interessi geo-politici differenti: i paesi confinanti con la Russia temono di fare la fine dell’Ucraina, ovvero di essere smembrati da Mosca, mentre altri, specie del Sud Europa, vorrebbero mantenere integri i rapporti commerciali, avendo un interscambio non indifferente con l’economia russa. Ma già al meeting di aprile tra Germania, Francia, Italia, Regno Unito e USA, Renzi si sarebbe mostrato critico verso la politica di Vladimir Putin, segnalando una minore opposizione alla comminazione di nuove sanzioni. In realtà, il fronte del “no” è politicamente debole, per cui l’unanimità richiesta per prorogare le misure non dovrebbe essere un problema.

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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