La carta revolving, a differenza delle carte di credito tradizionali, non prevedono l’addebito di quanto speso sul conto corrente, ma sono associate ad una linea di credito concessa dalla banca. Quindi più che uno strumento di pagamento la carta revolving può essere paragonata ad uno strumento di finanziamento poichè la restituzione degli importi prevede l’applicazione di un tasso di interesse e può avvenire sia in unica soluzione che in maniera rateale, secondo la decisione del cliente. Vediamo a confronto 3 carte di credito revolving per cercare di capire quali sono le differenze che le caratterizzano e quale potrebbe essere più conveniente per il proprio profilo di utilizzo.
Widiba Carta Classica
La carta revolving Widiva è vincolata all’apertura di un conto Widiba e prevede un canone annuo pari a zero euro. Il circuito sul quale la carta opera è Mastercard/Visa e non prevede costi di attivazione. Il plafond massimo concesso è di 1500 euro, sono previste inoltre per il prelievo in Italia 2 euro di commissioni.
Carta Explora American Express
La Carta Explora dell’American Express prevede un canone pari a zero per il primo anno, mentre dal secondo anno in poi il canone annuo è pari a 35 euro. Il circuito sul quale la carta revolving opera è AEC e non prevede costi di attivazione. Il rimborso previsto è a saldo o a rate con un Taeg pari al 23,69%. Non è previsto un plafond massimo prefissato ma sono concessi massimali prelievi pari a 500 euro ogni 8 giorni. Le commissioni sul prelievo in Italia sono pari al 3,9% dell’importo prelevato.
Carta Nova Findomestic
Questa carta revolving proposta dalla Findomestic non prevede canone annuo e opera sul circuito Matercard. La carta non prevede costi di attivazione e prevede un rimborso a saldo o a rate con un Taeg del 21,28%. Il plafond massimo consentito è di 1500 euro mentre non sono previste commissioni per il prelievo in Italia.