Se si pensa che la richiesta di pagamento contenuta in una cartella esattoriale inviata da Equitalia non sia dovuta si può chiedere l’annullamento della stessa direttamente all’ente creditore o ad Equitalia che farà da tramite con l’ente creditore per l’annullamento.
L’annullamento può avvenire anche in caso di prescrizione della cartella di pagamento stessa, i cui termini variano in base all’imposta oggetto di richiesta di pagamento.
L’annullamento di una cartella esattoriale, detto anche sgravio, dovrà essere richiesto direttamente all’ente a cui è riferito il tributo (Comune, Regione, Inps, Agenzia delle Entrate…).
La richiesta presentata all’ente si chiama “autotutela” e con essa si chiede all’ente stesso di essere esentato dal pagamento del credito vantato. Se l’ente annullerà il debito invierà ad Equitalia lo sgravio, ovvero l’ordine di annullare il debito. Solo in questo modo Equitalia può cancellare quel tributo dalla cartella in oggetto.
Per presentare la domanda di annullamento di una cartella esattoriale non c’è un termine.
Quando si può richiedere la sospensione di un pagamento?
Si può richiedere la sospensione di un pagamento relativo ad una determinata cartella esattoriale qualora le somme richieste siano interessate da:
- pagamento effettuato prima della consegna del ruolo;
- provvedimento di sgravio emesso dall’ente creditore;
- prescrizione o decadenza intervenute prima della data in cui il ruolo è stato reso esecutivo;
- sospensione amministrativa (dell’ente creditore) o giudiziale;
- sentenza che abbia annullato in tutto o in parte la pretesa dell’ente creditore, emessa in un giudizio al quale Equitalia non ha preso parte.
Come presentare domanda di annullamento
Per richiedere l’annullamento di una richiesta di pagamento è necessario compilare il modulo che può essere trovato agli sportelli o sul sito di Equitalia spiegando i motivi per i quali si ritiene di non dover pagare quella determinata cartella esattoriale.
La richiesta può essere presentata o allo sportello di Equitalia, o con raccomandata con ricevuta di ritorno o tramite email agli indirizzi indicati nel modulo. La richiesta può essere presentata anche con il servizio online, messo a disposizione da Equitalia, “sospensione”.