Lavoro e indennità di disoccupazione non sono sempre incompatibili. Il decreto legislativo con i correttivi al Jobs Act è tornato sull’argomento per chiarire questo concetto. La soglia da considerare è di 8 mila euro annui (per i lavoratori dipendenti e 4.800 per gli autonomi). Questa attività lavorativa, che prevede un reddito esiguo, non incide sul riconoscimento degli ammortizzatori sociali (Naspi, Asdi e Dis-Coll) in quanto non fa venir meno lo status di disoccupato.
Questo significa anche che chi si trova in questa situazione ha la possibilità di iscriversi al Portale nazionale delle Politiche Attive per il Lavoro che sarà realizzato in seno alla nuova Anpal e, quindi, di firmare il patto di servizio personalizzato con il centro per l’impiego.
Status disoccupato: requisiti
In base al decreto legislativo 150/2015 in analisi quindi (articolo 19) sono da considerare disoccupati i soggetti che rispecchiano i due requisiti seguenti:
- essere privi di impiego (requisito soggettivo);
- aver effettuato la dichiarazione della propria disponibilità immediata allo svolgimento di attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro (requisito soggettivo);
Per aver diritto alla Naspi e agli altri sussidi di disoccupazione bisogna soddisfare entrambi i requisiti. La domanda di disoccupazione va presentata telematicamente presso il portale nazionale delle politiche del lavoro che dovrà essere costituito dall’Anpal specificando la propria disponibilità immediata allo svolgimento di attività lavorativa ed alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate con il centro per l’impiego.