Obbligazioni zero coupon BEI in lire turche rendono il 15%

I bond BEI zero coupon in lire turche (XS1388868165) offrono rendimenti elevati. Attenzione al cambio
8 anni fa
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Per gli amanti delle obbligazioni zero coupon, cioè senza cedola, segnaliamo il nuovo bond BEI con scadenza 2024. L’obbligazione senior unsecured (codice ISIN XS1388868165) emessa dalla Banca Europea degli Investimenti per 250 milioni di lire turche (TRY) è stata prezzata l’8 aprile 2016 a 45,55 per un rendimento a scadenza del 15,42%. L’obbligazione BEI ZC in lire turche è negoziabile, oltre che rpesso la borsa del Lussemburgo, anche sul segmento MOT di Borsa Italiana per tagli minimi di 1.000 TRY corrispondenti a 300 euro circa. Come detto, il bond non stacca cedole durante il periodo di maturazione e verrà rimborsato a 100 a scadenza, l’8 aprile 2024.

La lira turca ha perso il 25% contro euro negli ultimi tre anni

Per quanto riguarda i rischi connessi all’investimento, l’emittente non ha bisogno di presentazioni e non racchiude alcun rischio solvibilità essendo fra i più solidi nel panorama finanziario mondiale (rating AAA). Unico rischio è legato alla lira turca, soggetta ad ampie oscillazioni contro euro. Negli ultimi 3 anni la lira turca si è indebolita del 25% contro la moneta unica a causa dei problemi interni alla Turchia, dell’inflazione elevata e del rallentamento della crescita economica dei paesi emergenti. Al momento, però, la lira turca sembra aver trovato una certa stabilità oscillando fra quota 3,2 e 3,4 e interrompendo così la fase discendente iniziata con lo scoppio della crisi economica anche in previsione di un migliorato clima di fiducia sull’economia turca. Per effetto La Banca centrale della Turchia ha tagliato i tassi sui prestiti overnight, dall’8,75% all’8,50%, per il sesto mese consecutivo. Il Comitato di politica monetaria dell’Istituto ha invece mantenuto invariato il tasso repo a una settimana al 7,5% e il tasso overnight per prendere a prestito al 7,25%. Nel frattempo, il Governo di Ankara sta lavorando per garantire una certa stabilità, seppur apparente, dopo il fallimento del colpo di stato di luglio, mentre i timori di un’accelerazione dell’inflazione e di un incremento delle minacce alla sicurezza continuano a mettere sotto pressione la stabilità economica del Paese.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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