In un periodo molto delicato con le Banche italiane, con un’economia che stenta a riprendersi, diviene fondamentale avere le necessarie informazioni sulla solidità degli istituti bancari con maggiore redditività.
Come si verifica la solidità delle Banche italiane?
La solidità bancaria è certificata dall’indicatore Cet1 (Common equity tier 1), indicatore che rapporta il patrimonio netto della banca (capitale sociale più riserve) ai rischi assunti, ovvero si misura il totale delle attività ponderate per il rischio.
Le norme europee prevedono che le banche abbiano un coefficiente minimo Cet1 Ratio dell’8%.
Questo coefficiente stabilisce che una banca può effettuare investimenti (finanziamenti, prestiti, mutui,investimenti su titoli ecc) ponderati per il rischio superiori a 12,5 volte il capitale proprio.
Maggiore è il tasso e più solida è la banca.
Ovvero la capacità delle Banche italiane di affrontare eventuali scenari negativi, in linea di massima un un livello sotto il 9% non è considerato sufficiente, e sotto l’8% è a rischio.
Indagine dell’Università Bocconi di Milano
L’Università Bocconi di Milano ha condotto un indagine che evidenzia le banche italiane più solide e redditizie.
La prima classifica si base sul indicatore Cet1 di ogni istituto, ed ecco le cinque più solide:
Vediamo insieme le prime sei dell’elenco in riferimento alla solidità:
- Banca Mediolanum con un indicatore al 19,70;
- Credem con un indicatore al 13,33;
- Mediobanca con un indicatore al 13,24;
- Credito Valtellinese con un indicatore al 13,20;
- Intesa Sanpaolo con un indicatore al 12,90.
Le Banche italiane più redditizie
Vediamo ora la classifica degli istituti bancari per redditività del business, ovvero il rapporto fra margine di intermediazione e totale attivo del 2015 espresso in percentuale.
Ecco le prime 6 banche con il più alto indice di redditività:
- Deutsche Bank con il 4,18%;
- Banca Sella Holding con il 3,89%;
- Bper con il 3,78%;
- Mediolanum con il 3,50%;
- Cariparma e Bpm con lo stesso indice 3,21% .
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