Pensione: il trattamento decorre solo se è cessato il lavoro

Per poter accedere alla pensione è necessario cessare qualsiasi attività lavorativa subordinata. Ma per quanto tempo?
8 anni fa
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La legge prevede un requisito ben preciso per la decorrenza della pensione dei lavoratori dipendenti: per conseguire la pensione di vecchiaia o quella anticipata è necessaria la cessazione del rapporto di lavoro.

Al momento del pensionamento vero e proprio (e quindi non al momento della presentazione della domanda) è necessario rispettare questo vincolo.

Questo vincolo, però, non sempre è chiarissimo ai pensionati poichè desumono che una volta andati in pensione non sia più possibile svolgere lavoro pena la sospensione della misura previdenziale.

Non è così, poichè la legge prevede la possibilità, senza limiti particolari, di cumulare la pensione con redditi da lavoro.

La cessazione del rapporto di lavoro è un requisito che deve sussistere, quindi, solo al momento dell’accesso alla pensione; una volta aver conseguito la pensione il soggetto può proseguire la propria attività lavorativa maturando, anche, nuove quote di contributi che possono andare ad irrobustire l’assegno previdenziale. Si fa presente, però, che la cessazione necessaria al momento del pensionamento riguarda tutte le attività lavorative e non solo quella principale.

Quanto deve essere lunga la pausa dal lavoro? In questo senso occorre fare un distinguo : se il pensionato continuerà a lavorare per la stessa azienda deve essere licenziato e poi riassunto con una interruzione di almeno 1 giorno del rapporto di lavoro. Se il nuovo lavoro, invece, è presso un’azienda diversa non serve alcuna interruzione, così come stabilito dalla circolare Inps numero 89 del 2009.

Per evitare che, nel caso della prosecuzione del lavoro nella stessa azienda, il lavoratore metta in atto finte dimissioni e finte riassunzioni solo per conseguire la pensione, l’Inps controlla che esistano i documenti che comprovino la regolarità del licenziamento e della riassunzione. In particolare si controlla che esistano le dimissioni scritte del lavoratore e che il datore di lavoro abbia dato comunicazione ad Inps e Ministero del lavoro di fine e inizio lavoro così come viene controllata la corretta erogazione di Tfr, ferie e tredicesima.

Se mancano queste condizioni la pensione potrebbe anche essere revocata.

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