Indennità di disoccupazione europea, il Governo italiano ha formulato la proposta con l’ipotesi di istituire un fondo europeo per l’erogazione di un sussidio di disoccupazione (European Unemployment Benefit Scheme, EUBS) che trasferirebbe ai Paesi beneficiari le risorse da utilizzare esclusivamente per conferire ai disoccupati l’assegno di disoccupazione.
Come funziona l’indennità di disoccupazione europea?
Il fondo trasferirebbe ai Paesi beneficiari risorse da utilizzare esclusivamente a favore dei disoccupati. Per i percettori, l’Indennità di disoccupazione europea potrebbe anche rappresentare una copertura del salario in precedenza percepito.
Indennità di disoccupazione europea: qual è l’intento?
L’intento è dotare l’Eurozona di uno strumento che attenui l’impatto di choc particolarmente marcati che, in assenza del movimento del cambio, si scaricherebbero sull’occupazione e, di conseguenza, eviti che l’aumento della disoccupazione ciclica si trasformi in disoccupazione strutturale. L’EUBS inoltre rafforzerebbe la governance dell’unione monetaria e ne ridurrebbe l’incertezza delle prospettive, contenendo l’onere di stabilizzazione dell’area che oggi prevalentemente grava sulla politica monetaria. In questi mesi la proposta è stata oggetto di dibattito in diverse occasioni e verrà discussa durante il semestre di presidenza slovacca dell’Unione europea.
Indennità disoccupazione europa: nove chiarimenti
Il documento viene oggi riproposto, accompagnato da nove chiarimenti su come potrebbe essere strutturato il fondo e quale impatto potrebbe raggiungere: un fondo europeo per l’indennità di disoccupazione (EUBS): nove chiarimenti.
In Italia già esiste la NASpI, che consiste in una prestazione economica a domanda, erogata a favore dei lavoratori dipendenti che abbiano perduto involontariamente l’occupazione, per gli eventi di disoccupazione che si verificano dal 1° maggio 2015.