Quando si viene morsi da un cane altrui è possibile chiedere un risarcimento danni. Se il morso avviene mentre si stava accarezzando la bestiola però, la legge fa un distinguo.
Ovviamente non è prevedibile sapere come si comporterà l’animale, poichè il suo somportamento può subire cambiamenti repentini, e se mentre lo si accarezza è mansueto ma poi morde il malcapitato, il proprietario è responsabile dei danni provocati. Se invece chi vuole accarezzare il cane si accorge che l’animale è irrequieto e nervoso ma nonostante ciò allunga la mano per accarezzarlo, il proprietario non è tenuto al risarcimento dei danni che sono stati provocati dall’imprudenza.
A stabilirlo il Tribunale di Ascoli Piceno con la sentenza numero 1102 del 2016.
Responsabilità per danni provocati da un cane
Il nostro codice civile stabilisce che il proprietario di un animale è responsabile dei danni cagionati dall’animale. Solo in due casi il proprietario non è responsabile dei danni: se il cane è affidato ad un’altra persona temporaneamente (in questo caso è responsabile quest’ultima) o se riesce a dimostrare che il danno è stato causato per caso fortuito.
In questo contesto, però, il caso fortuito deve essere interpretato dal giudice di volta in volta. Nella visione generale della giurisprudenza, in ogni caso, rientrano nel caso fortuito tutti quegli episodi che il proprietario del cane non poteva prevedere: una persona che si comporta in maniera irresponsabile nei confronti di un cane che non conosce, quindi, rientra appunto nel caso fortuito in cui il risarcimento danni non spetta.
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