Secondo i dati dell’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani, il 20% dei divorzi in Italia si deve al gioco d’azzardo e all’uso di sostanze stupefacenti. In entrambi i casi uno dei due partner ha una dipendenza, che si tratti di droghe o di ludopatia. Per questo motivo il presidente Ami, Gian Ettore Gassani, si è fatto portavoce della proposta di introdurre una tessera personale che permetta di ” verificare le giocate di ciascun cittadino, stabilendo un tetto massimo”. Il fenomeno non va assolutamente trascurato: in Italia si contano circa 2 milioni di giocatori d’azzardo a rischio dipendenza, senza contare la grossa fetta che non emerge.
Gioco d’azzardo: spendiamo uno stipendio l’anno