L’Inps, nell’osservatorio sulle pensioni pubblicato recentemente, restituisce una fotografia della situazione previdenziale italiana che sottolinea quanto l’età pensionabile si stia alzando e il numero degli assegni erogati stia calando. L’età media delle pensioni, infatti, sale oltre i 63 anni mentre calano il numero delle pensioni erogate per effetto della Legge Fornero.
Il documento dell’INPS, pur non tenendo conto delle gestioni dei dipendenti pubblici e degli ex Enpals, mostra quelli che sono stati gli effetti della Legge Fornero sulle pensioni: l’età pensionabile aumenta e, di contro, diminuiscono gli assegni erofati per la pensione di vecchiaia.
L’effetto della riforma si nota anche sull’età pensionabile, in costante aumento: nel 2003 l’età media pensionabile era di 59 anni, nel 2016 ha superato, invece, i 63 anni.
Nettamente in discesa anche il peso delle pensioni dirette non di invalidità che passa dal 65% del 2003 al 50% del 2016. In corrispondenza, però, in netto aumento le pensioni di invalidità liquidate: circa 1000 in più dal 2015 al 2016 anche se, in valori assoluti, le prestazioni di invalidità non hanno subito sostanziali cambiamenti dal 2003 al 2016.
La maggior parte delle pensioni, il 48%, è erogato nell’Italia del Nord, il 19,2% al Centro e il 30,6% al Sud. Il 2,2% è erogato a soggetti italiani residenti all’estero.
Qual è l’età media dei pensionati? 73,7 anni con una differenza sostanziale tra i due generi: 75,7 anni per le donne e 71,1 anni per gli uomini.
Interessante anche guarda alla composizione degli assegni previdenziali: il 63,1% di quelli erogati è inferiore ai 750 euro, percentuale che, però, nelle donne raggiunge il 76,5%. Secondo l’Inps questi numeri sono molto indicativi perchè sono molti i pensionati che percepiscono più di una prestazione.
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