Cartomanti e veggenti, circa 13 milioni di italiani ci vanno

Cartomanti e veggenti, sempre più italiani nè fanno richiesta per risolvere problemi di cuore, di lavoro, per un futuro migliore, per salute, ma si espongono a truffe ed inganni.
7 anni fa
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Gli italiani si rifuggiamo tra cartomanti e veggenti per risolvere i loro problemi, cercano risposte sul futuro, un impiego o per un amore non ricambiato. Sono circa 13.000 gli italiani che vanno dalle cartomanti o veggenti. Circa 30.000 consulti al giorno, circa 8 miliardi in un anno, un business in continua crescita che si regge sull’insicurezza delle persone, l’aumento delle difficoltà e la poca stabilità del sistema.

Indagine Codacons

Secondo un’indagine Codacons, l’associazione dei consumatori, sono circa 13.000 le persone che si rivolgono ai cartomanti, circa il 13% in più rispetto al 2001 e crescono anche agli operatori degli occulti circa 155.000, per un totale di 30.000 consulti giornalieri.

Il presidente del Codacons spiega come funziona il business dei cartomanti e veggenti:

“Nelle epoche in cui dal mondo reale arrivano poche certezze si tende a rifugiarsi nell’irrazionale, in qualcosa che travalichi una situazione personale, sociale ed economica che non ci piace o ci fa soffrire. Si cerca un segno che prima o poi qualcosa di buono arriverà» «Il fenomeno è trasversale: può capitare a tutti di farsi leggere carte o tarocchi, magari per solo gioco, o perché si attraversa un momento di incertezza sentimentale ed economica o ancora per qualche problema di salute”.
“Fa parte del nostro DNA affidarci alla fortuna: ci giochiamo i numeri al Lotto, ci facciamo leggere le carte, compriamo i “gratta e vinci”. Siamo un Paese molto scaramantico, anche se non vogliamo ammetterlo: da noi è ancora attuale l’adagio del “Non è vero… ma ci credo”, come recitava il titolo di una commedia di Peppino De Filippo del 1942″.

La cartomanzia al telefono è quella più richiesta, si può chiamare a qualsiasi ora, è più facile parlare ma inconsciamente si ci espone di più alla truffa.

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