Pensione a rischio, nelle prossime settimane entreranno in vigore le misure APE e RITA , due tappe importanti. Vediamo insieme quali saranno le criticità.
APE sociale e Anticipo Rita
La prima misura riguarderà i lavoratori interessati all’APE sociale e al pensionamento con la quota 41 per tutti i lavoratori precoci. Riguarderanno i lavoratori in condizioni di difficoltà.
La seconda misura riguarderà l’Anticipo pensionistico di mercato e la RITA, la rendita integrativa anticipata. La RITA si prevede il suo ingresso non prima di giugno.
Pensione a rischio, Ape sociale, Quota 41, criticità lavoratori scuola, le ultime novità
La Polizia Postale ha segnalato una truffa legata al calcolo della pensione online: Si tratta di un fantomatico test su Facebook. Il link però rimanda ad una url che fa scattare un abbonamento a pagamento per l’utente. Quest’ultimo cliccando accetterà la sottoscrizione di un servizio che costa ben 5 euro a settimana e include informazioni su oroscopo, meteo etc.
Calcolo pensione online: allarme su test Facebook truffa
Le forme di uscita anticipata previste dalla riforma sono essenzialmente due: APE volontario e APE social. Nel mezzo però si colloca in realtà una terza tipologia chiamata Ape aziendale. Di cosa si tratta? Sappiamo che il prestito APE volontario ha un costo per il lavoratore. Ebbene il datore di lavoro può rendere meno gravosa o togliere la penalizzazione.
Ammesso il prestito ape volontario se la pensione minima si ottiene solo grazie al datore di lavoro?
In caso di morte di uno dei due coniugi divorziati e se sussistono certe condizioni, l’ex coniuge superstite ha diritto a ricevere la pensione di reversibilità.
Il coniuge divorziato, ai sensi dell’art. 9 c. 2 L. n. 898/70, come modificato dalla L. n. 74/87, ha diritto a percepire la prestazione previdenziale di reversibilità solo in alcuni casi specifici.
Pensione di reversibilità al coniuge divorziato, è possibile?
Aumento pensione per le vedove dei dipendenti pubblici e privati, ma non tutti lo sanno e né fanno richiesta.
L’assegno al nucleo familiare che spetta alle vedove o vedovi titolari di pensione di reversibilità è un diritto. Si tratta di circa 600 euro l’anno e si possono recuperare arretrati per circa 3.400 euro (cinque anni di arretrati). Che dire un bel gruzzoletto, ma il più delle volte non viene richiesto.