Il riconoscimento del bonus asilo nido con la legge di bilancio 2017 è un aiuto concreto per il pagamento delle rette. La legge prevede altresì che l’erogazione (fino a mille euro l’anno) possa essere estesa a forme particolari di supporto alternative, di tipo domiciliare per casi eccezionali di bambini sotto i tre anni con gravi patologie croniche. Non si è ritenuto giusto in questo senso discriminare le famiglie con bambini affetti da patologie che impediscono la frequenza dell’asilo e che devono affrontare spese per l’assistenza a casa.
Bonus asilo nido senza frequenza: importo, regole, condizioni e decadenza
Per avere diritto al bonus asilo nido anche a casa restano validi i requisiti generali ai quali si va ad aggiungere quello della coabitazione con il figlio con dimora abituale nello stesso Comune (art. 5 del Decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223). Nessuna variazione per l’importo massimo, sempre fissato a mille euro l’anno.
Per quanto riguarda i documenti necessari per avere il bonus asilo nido quando il bambino ha una patologia che gli impedisce la frequenza occorre in primo luogo un’attestazione rilasciata dal pediatra di libera scelta, che certifichi, per l’intero anno di riferimento, “l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica”. Il termine “patologia” invece di “malattia” non è causale. Il Decreto ha voluto in questo modo restare su un ambito più generico e meno restrittivo includendo anche problematiche legate allo stato di salute ma non classificate dalla medicina ufficiale come malattie. E’ inoltre estremamente importante ricordare che sarà onere del genitore confermare OGNI MESE che i requisiti non sono variati rispetto a quanto dichiarato nella domanda.
Per approfondire:
Requisiti bonus asilo nido: chi ne ha diritto
Come fare domanda per il bonus nido: tre modi per ottenerlo