Diritti TV serie A, perché la distribuzione in Italia è meno equa che all’estero?

I diritti televisivi di calcio nella serie A vengono suddivisi in maniera meno equa che negli altri campionati europei. Vediamo di capire perché.
7 anni fa
5 minuti di lettura

Quanto incassa la serie A dai diritti TV? E come vengono distribuiti tra le 20 squadre? Con il campionato alle porte e in attesa di sapere se sarà un’italiana – la Juventus di Massimiliano Allegri – a vincere la finale di Champions League sabato a Cardiff, possiamo analizzare i numeri (certi) della scorsa annata 2015/2016, quando dai diritti televisivi la serie A risulta avere incassato poco più di 924 milioni di euro. La prima squadra in classifica, quella bianconera, si è portata a casa 103,1 milioni, ovvero l’11,2% del totale, mentre l’ultima, il Frosinone, si è dovuta accontentare di 22 milioni, il 2,4%.

Il rapporto tra prima e ultima è stato, pertanto, di 4,7. (Leggi anche: Finale Champions League, ecco perché ci arrivano sempre più spagnole)

Le prime cinque squadre hanno incassato complessivamente 403,4 milioni, il 43,6% del totale, le ultime cinque 129,4 milioni, il 14%. La proporzione tra i due gruppi è stata di 3,1. Stando a questi numeri, la serie A farebbe registrare la distribuzione più iniqua dei diritti TV tra le principali leghe in Europa.

Come avviene tale distribuzione? La legge Melandri ha stabilito che il 40% degli incassi sia suddiviso in quota fissa, mentre il 30% sulla base del bacino di utenza (di cui 25% sui risultati delle indagini statistiche sul tipo e il 5% sulla popolazione residente nel Comune in cui gioca la squadra) e, infine, un altro 30% sulla base dei risultati sportivi (10% sulla storia calcistica del club dal 1946/’47 ad oggi; 15% sui 5 anni precedenti e 5% sulla stagione in corso). (Leggi anche: Sponsor Serie A, quanto pagano alle squadre i marchi sulle maglie dei calciatori?)

Diritti TV nella Premier League

Andiamo adesso a vedere i numeri della Premier League, che nel campionato appena concluso ha incassato dal nuovo contratto sui diritti TV un ammontare complessivo di ben 2,2 miliardi di sterline (1,92 miliardi di euro). Il Chelsea, prima in classifica, ha intascato 153,2 milioni, il 7%, mentre il Sunderland, ultima in classifica, 99,9 milioni, il 4,5%.

Il rapporto tra prima e ultima squadra è stato, dunque, di nemmeno 1,6. In totale, le prime cinque squadre in classifica hanno incassato 742,2 milioni, il 33,7%, mentre le ultime cinque 524,3 milioni, il 23,8%. Il rapporto tra i due gruppi è risultato di 1,4.

Attenzione, però, perché le posizioni in classifica nella Premier League non corrispondono necessariamente a quelle relative agli incassi sui diritti TV. Ad esempio, il Manchester City con 149,4 milioni è finita terza, ma superando la seconda – il Tottenham – che si è fermato a 148,5 milioni. E un discorso simile è avvenuto anche in fondo alla classifica.

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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