Un Numero Unico per le Emergenze: resterà solo il 112 per tutto. A breve, quindi, diremo addio al 113 della Polizia, al 115 dei Vigili del Fuoco e al 118 per l’Ambulanza. Anzi, siamo già in ritardo visto che la direttiva risale al 2008 e l’Italia si è già beccata una sanzione per non essersi adeguata per tempo. Ecco, di seguito, le principali novità e che cosa cambia in concreto per chi deve chiamare un numero di emergenza in caso di incidenti, furti, incendi etc.
Come contattare il 112: anche l’Italia ha il suo 911 stile americano
Numero Unico Emergenze quindi. Sarà poi la centrale operativa a smistare le chiamate. Il sistema di smistamento italiano è sui generis rispetto al resto d’Europa perché c’è un inoltro chiamata in base alla richiesta specifica (pronto soccorso, Forze dell’Ordine o Vigili del Fuoco).
In realtà, non si legge più centododici ma uno, uno, due proprio come negli Stati Uniti, cifra per cifra. Ma questa è solo una curiosità: comunque lo si legga l’importante è sapere come funzionerà.
Il 112 non è stato scelto a caso: sarà lo stesso in tutta Europa.
Sarà possibile chiamare il 112 da cellulare anche se non c’è campo, se il credito è esaurito o se lo smartphone è bloccato dal PIN. Ovviamente, il numero resta gratuito sia da rete fissa che da cellulare.
112 per emergenze: l’Italia è pronta?
Dopo una fase sperimentale partita a Roma, a Milano e in alcune province del Nord, anche il Sud si adegua alla novità nel 2017. A partire dalla Sicilia. La centrale operativa del NUE 112 siciliana avrà sede a Catania. L’obiettivo, è quello di semplificazione per un servizio ottimale e tempestivo: a prescindere dal Paese Europeo in cui ci si troverà, si saprà che il numero da chiamare per le emergenze è il 112 (mentre se si va negli Stati Uniti resta il 911).