Saldi truffa: prezzi maggiorati sul cartellino per poi simulare uno sconto di fatto inesistente o comunque meno conveniente di quanto non appaia. Tra le regole di accortezza durante il periodo dei saldi questa è quella che ricorre con più frequenza: controllare, quando possibile, i prezzi anche nei giorni che precedono i saldi ed eventualmente fotografare i cartellini della merce che più interessa per poi poter provare la pratica scorretta messa in atto. Non è solo un luogo comune. Aduc aveva messo in allerta con un comunicato stampa che potete leggere qui ma ora arriva anche la sentenza, che colpisce in primis un famoso negozio ma che è destinata a fare scuola anche per altre catene.
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Saldi interrotti per truffa: lo scandalo Mango fa notizia
A promuovere azione contro il famoso negozio di abbigliamento è stata la Codacons che ha ottenuto nella ordinanza del tribunale di Milano n.9013/2017 una vittoria molto importante contro questa pratica ingannevole e purtroppo, pare, parecchio diffusa a danno della trasparenza alla quale i clienti avrebbero diritto. L’effetto è stato l’interruzione della campagna di sconti per la storica catena di Mango Italia Srl. Solo un primo passo: l’obiettivo di Codacons è quello di liberalizzare i saldi, estendendo la possibilità di applicare sconti tutto l’anno il che porterebbe ad un rilancio dei consumi.
Saldi Mango: la risposta del negozio all’accusa di truffa sui cartellini dei prezzi
Mango, intanto, ha risposto smentendo categoricamente la pratica scorretta e precisando che la politica di prezzi nel negozio è la stessa per tutta la stagione e in tutti i Paesi. Per questo motivo il negozio presenterà appello contro la sentenza. La spiegazione che dà della vicenda del doppio prezzo sul cartellino è che le etichette originali di tutti gli indumenti della collezione MANGO arrivano di default con i prezzi spagnoli o portoghesi e vengono così riportati sull’etichetta in Italia con il prezzo corrispondente al proprio mercato.