Debiti con il Fisco, acconti e pagamenti parziali non possono essere rifiutati: quali vantaggi per il contribuente

Per il debito con il Fisco acconti e pagamenti parziali sono sempre ammessi, anche con la nuova gestione affidata all'Agenzia per la Riscossione.
7 anni fa
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Chi ha debiti fiscali pendenti può proporre un acconto o un pagamento parziale senza il timore che la domanda sia rifiutata. Il principio per cui questi devono essere obbligatoriamente accolti è infatti confermato anche in seguito al passaggio da Equitalia all’Agenzia di Riscossione, a prescindere o no che ci sia stato un piano di rateazione.
Non è un aspetto di poco conto perché, da questa possibilità, derivano alcuni diritti a tutela di chi ha debiti con il Fisco.

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Anche se non esiste un piano di rateazione concordato, il contribuente è libero di versare acconti o pagamenti parziali a dimostrazione della volontà di estinguere il debito con il Fisco.

L’Agente di Riscossione è tenuto ad accettare la somma, portandola in compensazione con la passività totale. Una differenza con il piano di rateazione concordato esiste e non è di poco conto: questi acconti spontanei e random non sospendono i termini né impediscono procedure di fermo, pignoramento o ipoteca. Ma restano alcuni vantaggi indiscutibili.

Acconti e pagamento parziali debiti Equitalia: vantaggi per il contribuente

Facciamo un esempio pratico molto utile, ovvero quello del contribuente decaduto dal piano di rateazione dopo aver saltato cinque rate. Stando alla legge è possibile richiedere un altro piano di rottamazione ma solo a patto di saldare in un’unica soluzione le rate saltate. Ben si comprende come non sempre si ha a disposizione la disponibilità economica necessaria anche perché il mancato rispetto delle rate dei debiti dipende più spesso da problemi economici che da dimenticanze.

Altra ipotesi statisticamente probabile è quella del contribuente che riceve una cartella esattoriale dall’importo elevato per cui anche affrontare la rata del piano di dilazione sarebbe un impegno eccessivo. In questo caso pagare un acconto può essere utile per far scendere la passività totale sotto la soglia a partire dalla quale si rischiano l’ipoteca o il pignoramento della casa (rispettivamente 20 mila euro e 120 mila euro).


Possiamo aggiungere anche che la riduzione del debito-capitale in linea generale fa anche scendere gli interessi.

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Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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