Apocalisse o un mondo migliore? Nel 2012, il governo degli USA ha pubblicato un’interessante studio (Global Trends 2030: Alternative Worlds, che potete consultare qui), partendo dai dati del presente, su ciò che potrebbe accadere nel 2030. L’elemento più interessante riguarda i quattro trend che potrebbero segnare questo futuro a noi oramai molto vicino: diciamo immediatamente che alcune previsioni appaiono piuttosto ottimistiche, mentre altre forse eccessivamente catastrofiche. I dati, comunque, risultano interessanti, così come anche l’esperimento effettuato comunque da un governo.
Il dominio dell’Asia: primo trend nel mondo del 2030
Il primo elemento è di carattere geopolitico e, se si vuole, geoeconomico. L’Asia dominerà il mondo e quanto accadrà in quelle potenze influenzerà gli andamenti globali molto di più di quanto accadrà in Europa e USA. Dobbiamo iniziare a pensare di far parte della periferia del mondo. E se a dirlo sono gli USA, diretti interessati…
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Emancipazione sociale: secondo trend nel mondo del 2030
Il secondo elemento da tenere presente è l’accesso di una sempre maggior fetta di popolazione mondiale all’emancipazione sociale. La ‘speranza’ è la fuoriuscita di miliardi di persone dallo stato di povertà assoluta in cui versano; la possibile ‘apocalisse’ è segnata dalla richiesta di uno stile di vita elevato e, soprattutto, l’accesso sempre maggiore – attraverso internet – ad armi letali.
Demografia: terzo trend nel mondo del 2030
Il terzo elemento è quello più preoccupante. Da un lato, infatti, il mondo sarà popolato da più di 8 miliardi di persone (nel 2030), ma la civiltà umana sarà sempre più anziana e, quindi, potenzialmente inadatta al lavoro e meno propensa all’innovazione. Il commento nella relazione riguarda proprio i paesi che stanno invecchiando (Europa e USA): “I Paesi in età avanzata dovranno affrontare una battaglia in salita per mantenere i loro standard di vita”.
Acqua, cibo energia: quarto trend nel mondo del 2030
Una minore povertà globale e, contemporaneamente, una maggiore richiesta di stili di vita più alti porteranno la domanda di beni di prima necessità in crescita. La domanda alimentare sarà più alta del 35%, quella di acqua del 40% e quella di energia di ben il 50%. L’apocalisse sembra essere connessa al surriscaldamento globale e al peggioramento climatico in varie zone del paese (desertificazione, possibile carenza di acqua, e così via); la speranza è flebile: stando ai dati, le risorse basteranno ancora nel 2030, ma dopo?