Vertenza di lavoro, quando è possibile far valere i propri diritti e come?

Che cos'è una vertenza di lavoro e quando si instaura? Come far valere i propri diritti: ecco i chiarimenti del Ministero del Lavoro.
7 anni fa
1 minuto di lettura

La vertenza di lavoro o controversia, è il contrasto che nasce tra un lavoratore e un datore di lavoro in merito ad alcuni aspetti del loro rapporto. Questo accade quando si presumono lesi diritti o aspettative previsti dalla legge e/o dalla contrattazione collettiva, e possono riguardare aspetti sia economici sia normativi.
Le vertenze o controversie di lavoro possono essere individuali o collettive.

Causa di lavoro per straordinari, ferie, 13° e 14° non pagati, quanto costa?

Vertenze di lavoro individuali

La vertenza o controversia è individuale, quando il contrasto nasce tra un datore di lavoro e il singolo lavoratore ed è limitato al singolo contratto di lavoro.

Le controversie individuali di lavoro possono sorgere nell’ambito di:

  • rapporti di lavoro subordinato privato, anche se non inerenti all’esercizio di un’impresa;
  • rapporti di lavoro dei dipendenti di enti pubblici che svolgono esclusivamente o prevalentemente attività economica;
  • rapporti di lavoro dei dipendenti di enti pubblici;
  • rapporti di agenzia, di rappresentanza commerciale e altri rapporti di collaborazione che consistono in una prestazione di opera continuativa e coordinata, prevalentemente personale, anche se non a carattere subordinato;
  • rapporti di mezzadria, di colonia parziaria, di compartecipazione agraria, di affitto a coltivatore diretto, nonché rapporti derivanti da altri contratti agrari, salva la competenza delle sezioni specializzate agrarie.

Vertenza di lavoro collettiva

La vertenza di lavoro o controversia, si definisce collettiva quando nasce da situazioni di contrapposizione tra il datore di lavoro e le organizzazioni sindacali.

Un ruolo importante è svolto dalla Direzione Generale dei rapporti di lavoro e delle relazioni industriali, la quale svolge un’attività di mediazione in presenza di vertenze di lavoro ed, in generale, in situazioni di crisi aziendali di rilevanza nazionale, cioè che coinvolgono unità operative e produttive che si trovano in più regioni.

Mansioni svolte dalla Direzione Generale nelle vertenze di lavoro

La Direzione Generale, svolge in particolare le seguenti mansioni:

  • svolge attività di mediazione per la stipulazione e il rinnovo dei Contratti collettivi nazionali di lavoro;
  • è competente a gestire le procedure di esame congiunto necessarie per la presentazione – alla Direzione Generale degli ammortizzatori sociali e della formazione – della successiva domanda di autorizzazione dei trattamenti straordinari di integrazione salariale per riorganizzazione aziendale e crisi aziendale;
  • è competente ad esperire la fase amministrativa delle procedure di licenziamento collettivo ai sensi della Legge 223/1991 e successive modifiche e integrazioni;
  • esperisce i tentativi preventivi di conciliazione di rilevanza nazionale in applicazione della Legge 83/2000 ​(sciopero nei servizi pubblici essenziali).

La Direzione Generale ha, inoltre, compiti rilevanti di indirizzo e coordinamento delle Direzioni Territoriali del Lavoro delle procedure di arbitrato e di conciliazione (art. 7 Legge 300/19​​70​ e artt. 410 e seguenti codice procedura civile) nelle controversie individuali.

Fonte: Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Vertenza lavoro: quando il mobbing è anche bossing

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Bollo auto più caro per le macchine che inquinano: aumenti già dal prossimo anno?

Articolo seguente

Comprare yen per proteggersi dai rischi? Vediamo perché