L’allarme degli integratori nocivi alla salute è diffuso da RASFF, il sistema di allerta rapido europeo per alimenti e mangimi.
Integratori alimentari che promettono di fare miracoli ma dopo averli assunti molti i giovani sono stati ricoverati in terapia intensiva.
Dieta in palestra, fate molta attenzione
Mix di sostanze nocive
Gli integratori in questione contengono preparati a base di sostanze come la “Rigidula Acacia”, “agmatina solfato” ” Epimedium” e “Hoodia gordonii”. Il nuovo mix di sostanze crea effetti nocivi all’organismo, che vanno dall’accelerazione del ritmo cardiaco fino alla comparsa di allucinazioni.
L’allarme è partito dalla Francia, ma si è diffuso in tutt’Europa, l’Agenzia Europea RASFF, ricorda che “la normativa europea ad oggi vieta di fatto le farmacie online, ma non impedisce tuttavia ai potenziali acquirenti di rivolgersi a farmacie in rete non autorizzate e pericolose”
Purtroppo diventa sempre più difficile intercettare i prodotti, farmaci e integratori pericolosi per la salute. Di solito questi integratori letali, sono destinati a sportivi e da chi spera di perdere qualche chilo in più, diffusi soprattutto in palestre.
Fenomeno diffuso in tutt’Europa
Questo fenomeno si è largamente diffuso negli ultimi anni, dall’Europa sono stata condotte operazioni per salvaguardare la salute: blocco del traffico di integratori contenenti dimetilammina (stimolante vietato in quasi in tutto il mondo e inserito in integratori alimentari) e dinitrofenolo (un fertilizzante “riscoperto” come dimagrante).
Anche gli Stati Uniti hanno aderito inviando a diverse aziende l’invito di ritirare dal mercato integratori contenenti beta metilfenilamina, un analogo delle anfetamine, aggiunto come “dimagrante” ed energizzante”.
Secondo il Nucleo Antisofisticazione dei Carabinieri: “il mercato illegale dei farmaci rende più di quello della cocaina”.
L’e-commerce dei medicinali contraffatti garantisce guadagni liquidi compresi tra 50 e 200 miliardi di euro.
C’è bisogno di una maggiore sorveglianza a livello europeo, il fenomeno non è controllabile dai singoli paesi.
Fonte: Sportello dei diritti