Non è detto che, in caso di differenza di stipendio tra moglie e marito, quello tra i due che guadagna molto di più sia tenuto al pagamento del mantenimento. Ormai in più occasioni abbiamo chiarito quanto le cose siano cambiate con il superamento del criterio del tenore di vita. Una recente sentenza ha infatti negato alla moglie il diritto all’assegno di mantenimento visto che poteva contare su uno stipendio di mille euro al mese: è questa dunque la soglia di reddito minima oltre la quale i giudici presumono l’autosufficienza economica?
L’ex marito guadagna molto di più? Non sempre paga il mantenimento
Stando alle nuove impostazioni per calcolare l’assegno di mantenimento il giudice non deve valutare il tenore di vita dei coniugi da sposati.
Questo perché, e diverse sentenze ora lo confermano, non è più il divario tra i due ex coniugi a giustificare il mantenimento ma solamente il fatto che uno dei due non sia autosufficiente economicamente. Solo in questa ipotesi chi guadagna di più è tenuto al sostentamento dell’ex coniuge in difficoltà. E anche qui vanno differenziati i casi perché si deve tenere anche conto della capacità lavorativa, dell’età, del titolo di studio e di tutta una serie di fattori volti ad evitare che la parte interessata, beneficiaria dell’assegno di mantenimento, ne approfitti per non lavorare e farsi mantenere. In questo senso si sono espressi anche i giudici nella sentenza Cassazione n. 23602/2017 del 9 ottobre 2017.
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