Renzi rilancia la politica dei bonus: dopo il bonus Irpef e il bonus 18enni ecco il bonus minorenni. 80 euro al mese (mille euro l’anno circa) ma questa volta non come detrazione Irpef in busta paga. A sbilanciarsi sulla nuova proposta è stato l’ex premier ospite in tv a “In mezz’ora in più” su Rai 3 spiegando “abbiamo fatto poco per le famiglie. Dobbiamo fare di più. Mille euro netti all’anno per tutti i ragazzi under 18. Un bonus di ottanta euro al mese, una misura universale per i figli.
Servirebbero 10 miliardi. Renzi ha anche ventilato la possibilità di subordinare il bonus minorenni a limiti di reddito in modo da escludere le famiglie con Isee più alto. Ma la differenza nell’investimento sarebbe minima perché in Italia solamente il 3,5% dei contribuenti viaggia sopra un reddito superiore a tre mila euro al mese.
Facile aspettarsi un nuovo braccio di ferro con l’Europa, intenta a far quadrare i conti. Ma Renzi ha detto di avere la situazione sotto controllo e di avere già allo studio soluzioni per la copertura economica, partendo da una richiesta di maggiore flessibilità all’Europa: “La nuova battaglia è arrivare al 2,9% di deficit, è tornare a Maastricht, che vuole dire avere dai 30 ai 50 miliardi in più” all’anno.
E se il bonus minorenni cancellasse il bonus Irpef?
Qualcuno in merito alla copertura economica, non certo esigua, ha anche ventilato la possibilità che il bonus minorenni rimpiazzi la detrazione Irpef per i lavoratori dipendenti. 80 euro contro 80 euro per un numero di beneficiari approssimativamente corrispondente (circa 10 milioni). Quello che cambierebbe quindi sarebbero gli effetti: chi, con 80 euro in più al mese, farebbe girare maggiormente economia e consumi? Gli adolescenti o i lavoratori che faticano a far quadrare i conti in famiglia?
E nella politica di nuovi bonus non ci sarebbero solo gli 80 euro per i minorenni.
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